Parolo: "Nei miei anni a Roma la squadra sfavorita ha sempre vinto il derby. Sassuolo? Importante vincere, ma non sarà facile". Poi su Immobile e la Nazionale...
Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio, l'ex biancoceleste Marco Parolo ha parlato del derby perso dagli uomini di Sarri, per poi proiettarsi sulla prossima sfida che attende la Lazio contro il Sassuolo. Non manca poi un riferimento alle ultime prestazioni del reparto offensivo.
Queste le sue parole:
“C’è un dato di fatto che io negli anni in cui sono stato a Roma non c’è stato un derby in cui la squadra che magari arrivava meglio e sembrava più sicura dei propri mezzi, facesse la partita e vincesse. Era sempre chi arrivava col pronostico da sfavorita a ribaltare le sorti e a vincere. È successo questo domenica. La Roma ha meritato di vincere, al netto della partita la Lazio ha subito le armi della Roma e non è riuscita ad arginarle. Ci sono stati quei dieci minuti in cui si poteva provare a riaprire la partita da parte della Lazio ma poi si è incanalata su un binario favorevole alla Roma. I derby di Coppa Italia sono quelli a cui sono più legato, dall’altra parte c’era una squadra forte. Tutto quello che succede nella settimana del derby esula da qualsiasi situazione di calcio normale, al livello anche di pressioni. Se n’è accorto anche Sarri"
"Zaccagni è l’unico che insieme a Pedro ma con caratteristiche diverse, in uno spartito dove magari la squadra fa fatica a trovare i propri ritmi, può dare la giocata e insieme a lui Felipe Anderson che se non è in giornata hai l’alternativa. Sarri purtroppo non ce l’aveva per cambiare la gara, averla in panchina ti può dare l’energia per cambiare la partita"
"Sassuolo? La Lazio deve segnare col cerchietto rosso le partite con Milan e Juventus, sono gare in cui deve dimostrare la crescita e spingere la società ad agevolare Sarri nel mercato. Sono otto partite dove secondo me si decide il futuro del progetto. Non è facile ripartire col Sassuolo dopo aver perso il derby, io penso che al netto del derby possa fare un finale in crescendo. Bisogna vedere gli strascichi che ha lasciato il derby e fare una vittoria col Sassuolo che al momento sta bene può essere un ulteriore spinta, c’è il rischio che se non vada bene possa rovinare il finale di stagione. Sarri sta facendo un progetto e un percorso e in queste otto partite la Lazio deve dimostrare la crescita, io mi aspetto tutte vittorie soprattutto con Milan e Juventus che danno il peso del lavoro. Sono due partite che indipendentemente dalla classifica vogliono dire tanto”
"Se Immobile può cambiare stile di gioco per allungare la carriera? Diciamo che lui la porta la vede e con gli anni si impara a gestire le proprie forze, si capisce quando uno scatto è utile e quando no. Ha un fisico che gli permette di lavorare in un certo modo e io penso che possa ripercorrere gli stessi anni di Di Natale per caratteristiche e anche per gol"
"Riguardo alla Nazionale penso che la squadra di Mancini affronti la gara imponendo il proprio gioco e il proprio ritmo però non si può sottovalutare la Macedonia che ha giocatori che giocano in campionati maggiori in diversi paesi, hanno esperienza europea importante e con individualità singole che se sottovalutate possono creare difficoltà. Spero che l’Italia abbia la forza giusta per imporsi. L’Italia deve saper affrontare la gara nel modo giusto, deve fare una partita intensa e metterla sui propri binari sin da subito perché non riuscire a sbloccarla potrebbe creare nervosismo. Questo è un gruppo solido e forte che ha vinto, che lavora insieme. Il gruppo che si era creato con Conte si era sfaldato un po’ e questo ha creato malumori generali che non ti facevano essere sereno. Questo gruppo ha identità e sa come giocare le partite”