Baroni Pedro Lazio Twente
Baroni Pedro Lazio Twente

Pedro Rodriguez sta vivendo un buon momento con la maglia della Lazio: il gol che ha aperto le danze nella sfida casalinga con il Nizza è stato il suo, per non parlare della rete che ha portato i tre punti in campionato contro l'Empoli. L'attaccante spagnolo ha presentato il match di domani con il Twente in conferenza stampa, queste le sue dichiarazioni.

Pedro
Fraioli

Stampa estera

Quali ricordi hai della finale dei Mondiali 2010 contro l’Olanda? E cosa pensi del calcio olandese?

Penso che sono giocatori molto dinamici, forti con la palla. Hanno grandissima qualità, tante squadre olandesi giocano molto bene bene, ci sono grandi scuole di calcio come l'Ajax, Feyenoord, PSV, Twente. C'è una squadra molto buona e dinamica, domani sarà una partita molto difficile per noi. Anche la nazionale olandese è una squadra molto molto forte, per questo ogni volta che veniamo in questo Paese è molto difficile vincere. Per l'atmosfera, per l'ambiente e per lo stadio sarà una partita molto complicata per noi

Stampa italiana

Quando sei arrivato in Italia hai detto che volevi vincere un trofeo. Questa squadra può arrivare fino in fondo? E come vedi questo nuovo progetto?

Ovviamente ho sempre detto che la Lazio deve puntare sempre a ogni competizione. L'anno scorso l'Atalanta ha fatto un bel campionato, ha vinto il trofeo europeo e sicuramente noi possiamo farlo, abbiamo la qualità, la personalità e i giocatori. Ci sono tante squadre forti, non sarà facile perché non lo è mai in Europa, ma ovviamente è un'opportunità per noi. Domani sarà una partita molto difficile ma siamo qua per fare una bella prestazione, ottenere punti e andare avanti come stiamo facendo in queste ultime partite

Cosa è stata la scintilla che vi ha fatto scattare? E con questo Pedro siamo sicuri che si avvicina la fine della carriera?

In questo momento mi sento molto comodo, con squadra, compagni, tifosi e tutti. Per me personalmente è un momento molto speciale alla Lazio, per tutto quello che ho vissuto qua. Questo cambio di marcia lo ha dato il mister e i tanti giocatori giovani che sono arrivati per un progetto a lungo termine. Qua non c'è tanto tempo per svilupparlo, ma penso che stiamo lavorando bene, con una buona mentalità e quella è cambiata tantissimo negli ultimi 2,3 anni. Questo è un passo importante per noi e vediamo se avremo questa continuità nel tempo, che alla fine è quella che ti dà la fiducia e ti fa sviluppare una mentalità vincente.

Hai segnato due gol consecutivi bellissimi (Nizza e Empoli), quale è stato il più difficile? C'è un pizzico di rivincita personale?

Quando ho l'opportunità di entrare in campo e aiutare la squadra cerco sempre di farlo molto bene. Ho avuto questa settimana bellissima per me, perché ho fatto gol e aiutato la squadra. Il gol più difficile è quello al Nizza, per come arrivava la palla di prima, ma per me e per ogni calciatore è molto importante segnare. Spero di continuare così con questa fiducia che mi sta dando il mister in questa competizione. Devo continuare a lavorare così, perché voglio giocare ancora a questo bello sport, è vero che sono già tanti anni, ma per me è sempre speciale andare in campo, aiutare la squadra, segnare e fare bene, alla fine è questo l'obiettivo principale di ogni calciatore. Poi se alla fine arriva qualche trofeo, quello è il momento ottimo.

Cosa miglioreresti di questa Lazio? Sei sicuro che tra un po' smetti?

Non lo so, dobbiamo sicuramente parlare a fine stagione. Non è una cosa a cui penso troppo ultimamente, penso solo ad allenarmi forte, fare ogni partita al massimo e lo farò finché corpo e testa staranno bene. Non so cosa migliorerei, stiamo lavorando forte, i giocatori giovani stanno lavorando benissimo. Vedrai che in 2,3 anni saranno dei giocatori molto importanti, non so se c'è questo tempo. A volte ognuno deve fare il proprio percorso, aiutare questi giocatori, che passano da un'altra squadra e arrivano qua e sentono questa pressione. È difficile a volte sbloccarsi in campo, ma per questo i giocatori più esperti come me devono aiutare in questo senso, parlare con loro, renderli tranquilli e che stiano liberi in campo. Così è come si gioca meglio, tutti stiamo lavorando insieme e penso che abbiamo fatto una bellissima squadra e vedremo dove si arriva alla fine. Se non va bene il risultato ci sono le critiche e tante altre cose, ma penso che c'è un livello molto alto in questa squadra e possiamo fare qualcosa di bello quest'anno.

Quanto conta l'esperienza da vincente di Pedro? E quanto può contare da qui alla fine in Europa League?

Alla fine cerco di aiutare tutti i compagni nuovi, essendo un veterano cerco di dare questi consigli ai giocatori più giovani perché sono quelli che alla fine ti chiedono di più, come possono migliorare e soprattutto a livello mentale questa pressione di giocare. Manca un po' quello, sbloccarsi e giocare liberi, fare quello che sanno fare. Questo un po' è il mio ruolo in questo senso. Poi ovviamente ognuno di noi si mette in campo e deve dare il 100%, per essere convinti che possiamo andare e vincere ogni partita, se stiamo bene facciamo una bella prestazione.

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