Nell'ennesima giornata di burrasca sulla storia recente della Juve, una buona notizia ha atteso Max Allegri alla Continassa. La ripresa della preparazione, dopo un paio di giorni di riposo e in vista del confronto casalingo contro la Lazio di sabato pomeriggio, è stata infatti accompagnata ieri dall’esito negativo degli esami cui si è sottoposto Federico Chiesa, rientrato anzitempo dal ritiro della Nazionale per un sospetto problema muscolare. La risonanza magnetica svolta all’ora di pranzo al J Medical, dunque, non ha fatto altro che confermare le indicazioni già arrivate in prima battuta da Coverciano: nessuna lesione, bensì un piccolo affaticamento da gestire all’altezza dell’adduttore. E la gestione dell’acciacco, con sguardo sulla sfida ai biancocelesti dell’ex Sarri, era già iniziata nelle ore precedenti con le terapie del caso. L’esterno azzurro, nel corso della settimana, aumenterà ora gradualmente i carichi di lavoro, fino a tornare ad allenarsi a pieno regime anche con il pallone. La ripresa del campionato incombe, ma l’ottimismo resta il sentimento predominante nello staff medico bianconero, a maggior ragione dopo gli accertamenti di ieri: il numero sette, salvo intoppi da qui a sabato, dovrebbe figurare nella lista dei convocati di Allegri. Spetterà poi al tecnico, seduta dopo seduta, fino alla rifinitura, dirimere il dubbio sulla titolarità o meno di Chiesa nella partita che opporrà i bianconeri alla squadra che ha appena raccolto bottino pieno al Maradona di Napoli.

Il tecnico bianconero, in situazioni del genere, è storicamente poco incline a prendersi dei rischi, mettendo a repentaglio la disponibilità a medio-lungo termine di un giocatore pur di averlo in campo nell’impegno più ravvicinato. Ma è altrettanto vero che, tirando il freno al primo fastidio, Chiesa in questo frangente si è fermato in tempo. E gli ultimi esami strumentali l’hanno accertato. L’ex viola ha saltato la “prima” di Spalletti in Nazionale contro la Macedonia e salterà questa sera anche la seconda di fronte all’Ucraina, in cambio del riposo necessario per smaltire il sovraccarico. Dettaglio di non poco conto, poi, Fede in questo avvio di stagione si è dimostrato ago della bilancia per il reparto offensivo della Juventus, in cui sta facendo coppia fissa con Vlahovic. Allegri gli ha prospettato un’annata da 14-16 gol nelle vesti di seconda punta, lui – magari non troppo entusiasta per la svolta tattica – ha comunque già risposto con 2 centri nelle prime 3 uscite. La sua presenza in campo, vieppiù nel primo scontro diretto della stagione bianconera, non può dunque essere considerata secondaria.

Ma l’inizio di settimana – in attesa del rientro dei primi Nazionali, ovvero Kostic, Milik, Szczesny e Vlahovic che hanno già ultimato le loro fatiche in giro per l’Europa – ha portato buone nuove anche per quanto concerne Gatti. Il centrale, che a Empoli ha raccolto il primo gettone stagionale, è reduce da una fastidiosa distorsione della caviglia, inconveniente che però – complice la sosta in corso – non dovrebbe precludergli la partecipazione ai prossimi impegni in calendario. TuttoSport

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