Le motivazioni da Amsterdam sulla trasferta vietata alla Lazio
Filtrano i motivi che hanno portato alla decisione di vietare la partita ai tifosi biancocelesti
Incredulità e sconcerto per quanto appreso ieri pomeriggio. Una notizia shock che include direttamente o meno, discriminazione. I tifosi della Lazio non potranno seguire e sostenere la loro squadra il 12 dicembre, nella trasferta europea ad Amsterdam quando i biancocelesti saranno chiamati a sfidare l'Ajax. La prima reazione nel mondo laziale è stata quella di stupore, tutti i vertici si sono sentiti spiazzati, in primis quelli societari con Claudio Lotito su tutti e poi ovviamente i supporters biancocelesti. Oggi emergono maggiori dettagli e motivazioni sulla scelta presa in terra olandese.
Le motivazioni della trasferta vietata
Obiettivamente si fa fatica a definirle motivazioni, avranno una loro logica per chi ad Amsterdam le ha prese ma guai, come sappiamo e come la storia ci insegna, a generalizzare, a seguire luoghi comuni ed a fare di tutta l'erba un fascio. La questione non può essere poi salvaguardata dal sentimento di paura o dalla eccessiva prudenza che vogliono far passare dalle parti di Amsterdam.
Il virgolettato che arriva da Amsterdam
L'edizione odierna de Il Messaggero riporta nero su bianco la voce che arriva da Amsterdam, sottolineando quelle che sarebbero le motivazioni che hanno spinto Sindaco della città, Questore e Capo della Procura a non volere i tifosi laziali alla partita tra Ajax e Lazio di Europa League.
La priorità è proteggere l'ordine pubblico e prevenire l'escalation. Amsterdam non tollera il fascismo e il razzismo. La guerra in Palestina, Israele e Paesi nel Medio Oriente hanno portato sempre più rabbia nell'ultimo anno. Il 7 e l'8 novembre la città è stata sconvolta da violenti incidenti legati alla partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv e non possiamo permetterci che accada di nuovo qualcosa di simile.