In vista della sfida di oggi tra Udinese e Lazio, in programma alle ore 15.00 allo Stadio Friuli di Udine, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Stefano Giovampietro, Giornalista televisivo di UdineseTv, per svelare tutti i segreti della squadra di Cioffi e presentare il match. Udinese in cerca di punti per confermare la bella vittoria contro il BolognaLazio, invece, determinata a vincere per recuperare il gap dalle concorrenti.

Che squadra è l'Udinese quest'anno? ricordiamo tutti una gran bella cavalcata nel girone d'andata la scorsa stagione. Cosa è cambiato?

"L’udinese quest’anno è una squadra che al contrario della scorsa stagione è partita un po’ ad handicap. È una formazione sicuramente ringiovanita in tanti volti nuovi, sicuramente delle buone promesse, senza dimenticare che sono partiti nel mercato estivo giocatori di un certo spessore come Udogie, che è andato al Tottenham, Becao e altri che hanno segnato un momento di transizione, ora i giovani pian piano stanno emergendo. Ovviamente sono lontani i fasti di quelle 6 vittorie di fila dello scorso anno, che erano state un po’ un momento di entusiasmo incredibile, questo è un campionato totalmente diverso, la speranza dell’ambiente è che proprio a differenza dello scorso anno, vista la partenza un po' deficitaria si possa finire meglio. Nel complesso il 2023 non è stato eccezionale, ma dal cambio di allenatore si è visto un atteggiamento diverso, una difesa più aggressiva, che va a prendere le squadre alte, quella col Bologna è stata la partita-manifesto di Cioffi. Adesso inizia un 2024 durissimo a partire dalla Lazio con un calendario tosto, ma l’Udinese ha fatto vedere di essere più ispirata contro le grandi squadre, quindi c’è discreta fiducia anche se il percorso è ancora difficile e si guarda ancora ad allontanarsi dalla zona salvezza."

Che partita si aspetta?

"Contro la Lazio è una partita poco decifrabile, perché comunque anche per mie origini seguo da vicino la Lazio, spesso vedo le partite e quest’anno è una squadra ondivaga e non si sa esattamente cosa aspettarsi, ha anche assenze pesanti come Immobile e Luis Alberto, poi c’è la situazione Felipe Anderson anche se finalmente si comincia a vedere quello che Isaksen aveva mostrato da avversario, Castellanos si sta integrando, quindi anche i nuovi stanno facendo il loro, manca forse all'appello Kamada. Nel complesso mi aspetto una partita sulla falsa riga di quella che è stata l’ultima dell’Udinese contro il Bologna, perché inevitabilmente se l’Udinese vuole sperare di fare risultato deve essere spavalda, spregiudicata, andare a prendere la Lazio alta e non aspettarla perché come tutte le squadre di Sarri è una squadra di manovra, perciò mi aspetto una partita similare a quella contro il Bologna, se non per il risultato almeno per l’approccio di cercare subito di inquinare la manovra di Sarri e poi molto dipenderà da chi riuscirà a sbloccarla per primo e mettere il match su binari più comodi anche se l’Udinese quest’anno ha perso tantissimi punti in rimonta."

Quali sono i punti forti dell'Udinese?  

"Dalla classifica non sembrerebbero essere tanti, però è una squadra che se approccia bene la partita sa essere molto ritmata e tambureggiante, sa sporcare le linee di passaggio e non rendere semplice la manovra all’avversario. Detto questo, è chiaro che è una squadra che quando deve attendere lo fa e riparte bene in velocità, ha sugli esterni non la qualità degli scorsi anni (Udogie e Molina) però ha gamba e sprint e sa infilare la ripartenza. Ha trovato poi questa strana coppia lì davanti Pereyra-Lucca, soprattutto Pereyra è un giocatore che da seconda punta sta facendo la differenza nonostante l’età. A ciò aggiungo che nel finale di 2023 si è ritrovata una certa compattezza difensiva che si era persa, con Perez centrale che sembra un giocatore ritrovato con ai fianchi Ferreira e Kristensen, giocatori tutti da scoprire. É un Udinese che sta cementando i suoi punti di forza ancora però non inscalfibili."

Lucca che giocatore è? È sembrato molto in forma in questo periodo, potrebbe avere un futuro in nazionale?

"Lucca mi piace descriverlo come prototipo dell’attaccante moderno, sono contento che sia arrivato qui a Udine perché già all’inizio a Pisa, in Serie B, ha fatto intravedere numeri da grandissimo attaccante, che può sognare la nazionale in questo momento di penuria di veri centravanti. È un attaccante moderno perché non è il classico “pennellone” di 2 metri, non è il classico giocatore che fa salire la squadra e domina il gioco aereo, ma è un giocatore di manovra che deve migliorare dal punto di vista tecnico anche se ha una tecnica di base interessante. Si sta disimpegnando bene in zona gol, sapevamo che fosse un giocatore di striscia, che ora ha trovato e può proseguire: ha la soglia dei gol che faceva Beto, ci si aspetta da lui ancora una crescita. Ha segnato in tutti i modi: di testa, da fermo, su stacco, su terzo tempo, di rapina, dal limite… è un giocatore completo che ha faticato a trovare la maglia da titolare, raggiunta anche con un pizzico di fortuna grazie all’infortunio di Success e adesso non la mollerà tanto facilmente."

Samardzic-Lazio c'è mai stato qualcosa?

"Samardzic nelle ultime sessioni di mercato è stato ed è tuttora un nome molto chiacchierato, prima con l’Inter e adesso col Napoli. Da quello che abbiamo raccolto noi è sempre stato un giocatore nelle mire della Lazio, ma qui a Udine non c’è mai stato nulla di concreto anche perché eventuali contropartite l’Udinese di solito non le tiene in considerazione, ma preferisce avere il cash da investire sui giovani scoperti dallo scouting. Ci può essere stato qualche sondaggio ma nulla di concreto. Samardzic potrebbe fare al caso di Sarri ma è risaputo che l’allenatore della Lazio ha anche altri tipi di preferenze, sotto questo punto di vista le vere trattative sono state con l’Inter in estate e ora col Napoli, trattativa che va avanti coi partenopei e vedremo se arriverà una fumata bianca, cosa non improbabile ma che resta una trattativa complicata soprattutto a gennaio."

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