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Come riportato dalla pagina ufficiale della FIGC oggi, a Coverciano, si è aperto l’ultimo raduno del 2024 per la Nazionale italiana, che nel pomeriggio sosterrà il primo allenamento in preparazione alle prossime sfide contro Belgio (14 novembre, Stadio ‘Re Baldovino’ di Bruxelles) e Francia (17 novembre, Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano). Con la testa del girone e un punto di vantaggio sui francesi e sei sui belgi, agli Azzurri basta raccogliere un pareggio per qualificarsi aritmeticamente ai quarti di finale della Nations League.

Le parole di Spalletti

Alla consueta conferenza stampa di inizio raduno, Luciano Spalletti ha ribadito il suo approccio realistico e determinato. 

“Non è che puntiamo a fare un punto, vedremo quanti riusciremo a portare a casa. Ci aspettano due partite difficilissime: il Belgio è davanti a noi nel ranking (6° posto, contro il 9° dell’Italia, ndr) e ha giocatori nei club più importanti d’Europa. Inoltre, si dice che solo un paio dei nostri calciatori sarebbe in grado di giocare nella nazionale francese. La presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere, ma per come li conosco io, non ci sarà bisogno di dire molto ai ragazzi. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto finora, dare continuità al nostro lavoro.”

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L’Italia ritrova fiducia

Dopo la delusione per l’uscita prematura dall’Europeo, la Nazionale italiana ha trovato nuovo slancio in Nations League, vincendo e convincendo nelle prime quattro partite. Il successo al Parco dei Principi contro la Francia e le due vittorie contro Israele hanno segnato una ritrovata brillantezza. Spalletti ha sottolineato i miglioramenti tangibili della squadra:

 “I dati confermano la nostra ‘rinascita’. Tiriamo molto di più in porta, arriviamo costantemente nell’area avversaria e la gestione delle seconde palle e le riaggressioni sono triplicate rispetto all’Europeo. Stamattina abbiamo mostrato ai ragazzi dei grafici che evidenziano i cambiamenti tra ciò che abbiamo vissuto durante l’Europeo e quanto fatto finora in Nations League. Questo cambiamento è stato possibile grazie a loro. Buffon ha sottolineato l’importanza della consapevolezza che hanno ritrovato delle loro qualità e della loro forza. Ora sono diventati anche una squadra. Gli facciamo i complimenti e siamo felici del fatto che abbiano assorbito in maniera perfetta il nuovo sistema tattico. Il calcio è in continua evoluzione e loro sono capaci di adattarsi a ciò che ci propone l’avversario. Gli ho detto che siamo orgogliosi di avere degli ‘indisciplinati perfetti’.”

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