Nella giornata di ieri si è svolto uno speciale con l'Associazione “Oltre Blu", in cui il Lazio Club Molise, conosciuto come "Molise Biancoceleste", ha organizzato una visione speciale di Lazio-Genoa per un gruppo di ragazzi autistici. Sport e Salute ha messo a disposizione la Quite Room, un box in cui questi ragazzi hanno potuto seguire il match con calma, lo stesso presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha espresso l'auspicio che questa iniziativa venga inaugurata anche in altri stadi. La Dottoressa Cristina Mezzaroma ha rilasciato ai microfoni di Lazio Style Channel alcune dichiarazioni riguardo l'iniziativa di ieri.

Ieri è stata una giornata estremamente emozionante, anche molto tenera e divertente. I ragazzi hanno riempito a modo loro questi 90 minuti, alcuni molto presi esternavano le loro emozioni. Per me è stata una giornata pregna di emozioni forti, come nel vedere mamma Alessandra con il suo Andrea serena e sorridente. Andrea è un ragazzo molto tranquillo, a lui piace stare sul divano e io le ho chiesto “gli piace fare sport?” e la mamma mia ha detto che purtroppo la piscina del loro paese ha dovuto chiudere. Non ci sono neanche strutture che aiutano questi ragazzi e le loro famiglie, se non fosse per queste persone speciali come Sebastiano, lo psicoterapeuta, che fa parte dell'Associazione “Oltre il blu” di Termoli. In quella stanza c'era tutto tranne la quiete, o meglio era un fermento di emozioni, di gioia silenziosa.

La stanza era adatta per vivere l'evento senza il disturbo

Dentro quella stanza c'erano tutti i rumori del mondo, la gioia, un po' di rabbia, la condivisione quando la Lazio ha segnato. Era piena di tutti quei bei rumori del mondo.

Il presidente ha lanciato l'auspicio che anche in altri stadi si possa organizzare giornate di questo tipo

Mio marito già era a conoscenza dell'associazione, come anche il Lazio Club Termoli, ha avuto il piacere di fare questa cosa. Sport e Salute ci ha appoggiato. Magari sia preso ad esempio questo progetto e questa voglia di includere, anche chi tifa in maniera differente.

C'è anche il problema a livello strutturale ed economico per le famiglie quando i ragazzi autistici superano i 18 anni 

Altroché, ieri mi ha fatto molto piacere, da queste persone ho imparato tanto, anche in 90 minuti, ma quando le cose sono forti e condensate uno impara tantissimo. Mi dicevano che l'associazione si sostiene con le donazioni e gli aiuti che le famiglie stesse danno. Organizzano degli eventi, dei piccoli progetti. Il problema per il genitore di questi ragazzi speciali è l'intervallo di tempo che va dalla fine delle scuole al “dopo di noi”. Un intervallo di vita in cui il genitore e le famiglie rimangono purtroppo troppo sole. 

Chiaramente anche a livello legislativo c'è questa mancanza di sostegno dopo i 18 anni

Esattamente, le famiglie si trovano a dover fargli impiegare del tempo che sia per loro utile, socializzando e cercando di stare in mezzo agli altri, facendogli fare sport. Le famiglie il più delle volte rimangono sole. Con l'associazione “Oltre il Blu”, le famiglie dei ragazzi si aiutano tra di loro.

La realtà dei club è per la maggior parte per dei gruppi che non solo organizzano e aiutano i tifosi per le trasferte ma fanno tantissimo anche nel sociale

Operano proprio nel territorio, aiutano sul sociale. Il presidente del Lazio Club Termoli è parte integrante di questa associazione con questi ragazzi e i genitori. Lo sport, il calcio si fondono con la vita di tutti i giorni.

Perché ha aspettato 20 anni per farsi conoscere da noi tifosi?

Grazie, io sono una mamma e poi una casalinga. Come tutte le casalinghe e mamme, la mia missione è stata mio figlio. Dico sempre di essere una “Monomaniaca”, posso fare una sola cosa. Ho dedicato anima e corpo a mio figlio. Ieri per me sono stati 90 minuti degni di essere vissuti.

mezzaroma
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