CorSera | Jeppesen, scopritore di Isaksen: «Umile e inconsapevole del proprio talento»
Come riportato dal Corriere della Sera, al Midtjylland era il leader, il punto di riferimento: ha chiuso l’ultimo campionato con 18 gol fatti. A Roma è tutto più complicato. «Gustav è sempre stato molto umile e inconsapevole del proprio talento - ricorda John Jeppesen, che lo ha allenato fino all’età di 13 anni al Salling, il suo primo club - La sua famiglia è stata molto contenta del premio di formazione che la nostra piccola società ha incassato col suo trasferimento alla Lazio».
Lentamente sta scalando le gerarchie a Formello: col Celtic è stato l’unico, dei cinque attaccanti usati da Sarri, a giocare tutta la partita. Già con il Lecce, all’esordio, aveva creato un’occasione solo con uno stop improbabile, con la Roma se ne è inventata un’altra con una palla deliziosa con la quale ha innescato Lazzari. L’infortunio di Zaccagni può consacrarlo e dargli il minutaggio che mancava.