Il Tempo | Lazio Women, parla l'attaccante Moraca: "In A con merito. Idolo Zaccagni, voglio l'azzurro"
L'attaccante classe '96, fresca di promozione in A, racconta la stagione della Lazio Women
Bomber di razza e mente della squadra. Nella Capitale dal gennaio del 2023, Giusy Moraca ha conquistato tutti con i suoi gol: classe ’96, 17 reti quest’anno e guida di questa Lazio che, a suon di vittorie, è tornata in Serie A.
Promozione a Ravenna, poi festa grande.
«È stata una bellissima emozione festeggiare con i tifosi, all'Olimpico e al Fersini. Volevamo tutti la A».
Quando avete capito che sarebbe arrivata?
«Vincendo a Parma abbiamo acquisito consapevolezza, ho capito che se avessimo continuato in quel modo avremmo raggiunto l'obiettivo».
Che la sua stagione sarebbe stata importante si era capito ad ottobre, con quel gol al Bologna.
«Quel video è diventato virale. Credo sia la rete più bella del mio campionato, mi ha fatto piacere che è stata votata come gol del mese dai tifosi laziali».
A Ravenna c'è stato il timore di dover rimandare i festeggiamenti?
«Lo abbiamo pensato. Forse eravamo troppo agitate e questo non ci ha permesso di giocare come sappiamo. All'intervallo ci siamo guardate e ci siamo dette di dover mantenere la calma, il gol sarebbe arrivato».
Lì dal dischetto non è andata bene, poi ci ha pensato Visentin.
«Dopo il primo gol, le ho detto: “Menomale che ci sei tu”. Sono passati giorni, ma ancora la ringrazio (sorride ndr)».
Qual è stato il vostro segreto?
«Siamo state unite. Soprattutto chi ha giocato meno ci ha dato una grande mano».
Quanto c’è di mister Grassadonia in questo traguardo?
«Ha saputo gestire lo spogliatoio. Non tutte avevamo lo stesso minutaggio, è stato perfetto nel tenerci sul pezzo, ha fatto sentire ognuna importante. Il merito di questa vittoria è soprattutto suo».
La società vi è stata vicina.
«La loro vicinanza, a partire da quella del presidente Lotito che spesso si è complimentato con noi, è stata importante, ci ha fatto sentire parte di una famiglia».
Anche la maschile vi ha seguito. Ha un idolo?
«Zaccagni mi piace tecnicamente è caratterialmente vista la sua tenacia».
Prossimo obiettivo?
«Rimanere nel grande calcio, anche se sappiamo che ci attende un campionato importante e competitivo».
A livello personale?
«Voglio crescere e aiutare la squadra, provando anche a raggiungere la maglia azzurra».
Ci sarà anche il derby.
«Affronteremo una squadra forte, che è ai vertici. Sarà un mix di stimoli ed emozioni, cercherò di viverlo al massimo». Il Tempo