Il Messaggero| Svecchiata la rosa della Lazio. Ora priorità alle cessioni
Il calcio di Sarri mira all'unità di intenti dell'intero gruppo, niente disuguaglianze, le sue richieste sono qualità e tanta corsa. Due aspetti imprescindibili. Lotito dal canto suo è disposto a seguire il mister, come ha dimostrato anche in questa sessione di mercato. Ai sei acquisti della passata stagione, la prima di Sarri in biancoceleste, ne sono stati aggiunti altri otto in questa sessione. La scorsa estate Lotito investì circa 17,5 milioni ricavandone 35 con le cessioni di Correa e Caicedo. Quest’anno invece il presidente ha speso oltre 50 milioni di euro tra costi fissi, bonus e commissioni, potenziando la rosa, senza vendere calciatori funzionali al progetto. Sarri durante la stagione passata ha avuto molto difficoltà legate ad una panchina tutt'altro che lunga, quest'anno la situazione è assai diversa e il mister potrà avere diverse alternative nel corso della stagione. L’altro obiettivo di Sarri era ringiovanire la terza rosa più anziana della Serie A (27,4 anni di media). I nuovi acquisti hanno abbassato l'età media della rosa a 25,1 anni. Sta prendendo sempre più forma il progetto di Sarri, con il patron biancoceleste pronto a seguirlo. Per la partenza di Milinkovic non c’è nessuna deadline, potrebbero arrivare ancora delle offerte e Lotito dovrà ascoltarle. È sempre vivo l'interesse del Manchester United, non è detto che si fermino a Rabiot, infatti l’agente del serbo, Kezman, è sicuro di portare un’offerta di almeno 50 milioni di euro entro agosto. Per Luis Alberto il prezzo fissato è di 20-22 milioni di euro, cessione che porterebbe all'arrivo di Ilic, bloccato da tempo col Verona a 15 milioni. Lotito al momento non investirà senza prima incassare, per questo non si è affondato ancora su Emerson Palmieri, legato alla partenza di Hysaj. Ora la priorità sono le cessioni. Acerbi, Akpa Akpro, Kiyine, Bertini e Durmisi sono i nomi da piazzare. Arrivano invece smentite su un possibile interesse della Lazio per Lo Celso.
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