Il Messaggero | Baroni carica: "La mia Lazio deve dominare"
Il tecnico dei biancocelesti prepara la squadra alla gara di oggi contro l'Udinese
Secondo step in arrivo e la solita determinazione da parte di Baroni. Il tecnico non arretra di un passo e, dopo aver conquistato i primi tre punti in casa, è impaziente di confermarsi anche in trasferta contro l'Udinese:
«Sarà un bel banco di prova contro una squadra fisicamente strutturata e molto pressante. Tuttavia, vedo i ragazzi lavorare con dedizione, l'intero gruppo sta andando nella stessa direzione e mi aspetto una partita importante».
Baroni è soddisfatto del 3-1 in rimonta contro il Venezia, un chiaro segnale che la Lazio è ancora in fase di crescita, ma che sta cominciando a raccogliere i frutti del duro lavoro settimanale. Molti aspetti della partita di domenica scorsa hanno soddisfatto il tecnico, dal possesso palla vicino al 70% ai 13 tiri totali, di cui 6 nello specchio della porta, senza dimenticare i 35 recuperi, un chiaro esempio di ciò che l'allenatore richiede in entrambe le fasi di gioco.
Ammirazione
Nonostante ciò, Baroni mette in guardia dal sottovalutare l'Udinese:
«È una società che stimo molto, lungimirante e ben programmata».
Lo stesso vale per il loro allenatore, Kosta Runjaic:
«L'ho seguito anche nei campionati precedenti. Gioca con moduli come il 3-4-3, 3-4-2-1 o 3-5-2, e punta su un calcio verticale. Sarà sicuramente una sfida difficile, ma siamo pronti. Dobbiamo trovare maggiore compattezza attraverso l'aggressività e la pressione in avanti. Solo con una grande partecipazione gli episodi potranno girare a nostro favore».
Baroni pretende partecipazione e compattezza da tutti, senza considerare gerarchie fisse:
«Le gerarchie le stabilisce il lavoro settimanale: chi dimostra di voler giocare, va in campo. Non dobbiamo pensare a un undici titolare fisso, ma a un gruppo di giocatori che sanno cosa fare».
Ci sono ancora aspetti da migliorare, soprattutto nel cuore del suo 4-3-3, ma Baroni è soddisfatto delle basi:
«Dobbiamo lavorare sulla velocità della manovra, ma la squadra ha già fatto molti passaggi contro il Venezia, e mi piace avere il controllo del gioco».
Questo sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi stagionali, che per ora l'allenatore biancoceleste valuta di partita in partita:
«Ogni settimana è un test del lavoro svolto, ma non si può fare tutto insieme. Il gruppo deve arrivare alla partita sempre con il giusto atteggiamento: determinato, presente e partecipativo. Dobbiamo condurre il gioco ed essere aggressivi».
Un supporto sicuro arriverà anche dai tifosi presenti nel settore ospiti, che sarà tutto esaurito.
Il mercato
Sul fronte del mercato, la priorità resta cedere alcuni giocatori, e non sono escluse sorprese dell'ultimo minuto per Pedro. Anche la situazione di Vecino è incerta, ma il Besiktas non si è ancora fatto avanti, mentre per Cataldi si aprono nuove opportunità in Liga dopo essere stato proposto a Torino, Como e Monza. Se dovesse partire, si cercherà un nuovo regista. Il Flamengo è sempre più deciso a fare un'offerta per Alcaraz, e potrebbe emergere un nuovo nome oltre a quello di Reitz del Mönchengladbach. Per Folorunsho, invece, l'idea è di attendere un'opportunità per un prestito con diritto di riscatto. In attesa di novità sugli altri esuberi (tra cui Hysaj, Basic e Akpa Akpro), il direttore sportivo Fabiani ha raggiunto il presidente Lotito a Cortina. Si avvicina la settimana decisiva per valutare un ultimo colpo di mercato.