Come riportato da La Repubblica, il rapporto tra Lotito e Sarri si era incrinato già in estate: dopo l’addio del “nemico” Tare, il tecnico pensava di poter fare il mercato, invece è stato il presidente a occuparsene. E Lotito si era lamentato perché Sarri aveva bocciato profili da lui proposti, da Sow a Fred, da Lo Celso a Lloris, da Zakharyan a Bonucci. Poi c’è stato l’urlo del presidente alla fine di Lazio-Monza: avrebbe voluto Castellanos in campo.

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Lotito invece è convinto che la rosa sia più competitiva e che i nuovi siano di spessore: vanno motivati e valorizzati. Prematuro pensare a una separazione, anche perché non c’è un’alternativa credibile a Sarri sul mercato e a sua volta il tecnico non considera l’ipotesi delle dimissioni, ma Lotito è furioso e si aspetta risultati positivi in Champions con il Celtic a Glasgow e domenica con l’Atalanta all’Olimpico.

foto Fraioli

In crisi anche il rapporto tra Immobile e una parte della tifoseria: Ciro è deluso dalla mancanza di gratitudine da parte di chi lo offende. «Troppe cattiverie», sospira. L’uomo dei record ha dato tutto alla Lazio in ogni situazione, adesso che è lui ad aver bisogno di sostegno, in tanti lo hanno lasciato solo. La maggioranza resta con il capitano-goleador ma, per la prima volta da quando è alla Lazio, Ciro si sente a disagio in quella che ha sempre considerato la sua casa. È abituato alle offese in Nazionale, quelle della sua gente lo feriscono mille volte di più.

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