Tre partite, 270 minuti, nove punti: la Lazio si gioca tutto nelle ultime tre gare, soprattutto la sesta partecipazione consecutiva alle coppe europee (solo una in Champions). Era l’obiettivo minimo della stagione, in questo momento diventa il massimo possibile per la banda di Sarri che, complici gli stenti di Fiorentina e Atalanta, sono arbitri del proprio destino. Si parte stasera all’Olimpico contro la Sampdoria a caccia di punti salvezza dopo la sorprendente rimonta della Salernitana che rende più complicato l’obiettivo dei biancocelesti. La squadra di Giampaolo, dopo il trionfo nel derby sarebbe stata salva se il recupero di giovedì all’Arechi fosse finito diversamente ma tant’è, la Samp non vuole perdere, la Lazio deve vincere per non complicarsi la vita con un calendario ricco di insidie.

C’è la trasferta di Torino contro la Juve lunedì 16 maggio e, subito dopo, il Verona di Tudor all’Olimpico che non è cliente facile per nessuna squadra: due sfide da affrontare con la vittoria di stasera per mantenere intatte le possibilità europee. Sarri ha scelto il silenzio, come gli accade troppo spesso alle vigilie delle partite, vuole restare concentrato su queste ultime gare che possono rendere la stagione meno negativa di quanto non lo sarebbe senza un posto ai gironi di Europa League che peraltro garantiscono 15-20 milioni di euro da investire nel mercato della rifondazione.

A spingere la Lazio, stavolta, ci sarà un pubblico record, considerando i numeri di questo campionato: previsti oltre 30.000 spettatori ma il numero può ancora crescere. Purtroppo, come è spesso accaduto, ci sarà anche la pioggia o almeno le previsioni meteorologiche potrebbero spingere qualche ritardatario a disertare ancora lo stadio in una partita fondamentale. Peccato, con i prezzi popolari si poteva fare meglio ma la risposta del pubblico laziale c’è stata e il presidente Lotito, a prescindere dalla contestazione che anche stasera andrà in scena, farebbe bene a tenersi stretti questi titosi che rappresentano lo zoccolo duro. Per ripartire da loro aprendo subito dopo la fine del campionato una campagna abbonamenti che agevoli i più assidui frequentatori dell’Olimpico.

Partita difficile, quindi, con Giampaolo che teme la Lazio ma vuole bissare la buona prestazione contro il Genoa in un derby sentitissimo. Sensi dà forfait, davanti fiducia a Caputo possibile vice Immobile da giugno in poi (per caratteristiche sarebbe l’ideale, meno per carta d’identità), mentre Quagliarella è una carta pesante da giocarsi a gara in corso. Lazio senza Pedro ma con Ciro motivato dalla classifica dei cannonieri (4 gol l’attuale vantaggio su Vlahovic) e dalla voglia di riportare ancora una volta in Europa la sua squadra. Arbitrerà Massa di Imperia, vicino a Genova, una scelta infelice che l’Aia avrebbe potuto evitare per i precedenti contro i biancocelesti e per quanto accaduto sabato scorso a La Spezia. A prescindere da tutto, Sarri carica, la Lazio deve rispondere sul campo e avvicinare la quota Europa. Il Tempo/Luigi Salomone

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Lazio-Sampdoria, le probabili formazioni