La Repubblica | Acerbi, lo stop è di due giornate: tocca a Patric
Senza il leader della difesa contro l'Inter di Simone Inzaghi e poi a Verona. In pratica, un altro trauma per la Lazio dopo il black out di Bologna: Francesco Acerbi è stato squalificato per due giornate dal giudice sportivo. La motivazione: per avere "rivolto all'arbitro epiteti insultanti e offensivi" al momento dell'ammonizione, al 31' della ripresa. Tre volte "ridicolo", questo avrebbe detto il difensore a Massa: poi si è scusato, ma era tardi. Sorpresi Acerbi e la Lazio, convinti che la sanzione non avrebbe superato un turno di squalifica perché non c'era stata condotta violenta, blasfemia o condotta gravemente antisportiva (come la simulazione, per esempio), tutti casi da prova tv (che infatti non è stata chiesta). Forse Acerbi ha pagato il brutto gesto del dito medio, fatto uscendo dal campo. In ogni caso la Lazio ha chiesto gli atti per studiarli, riservandosi di presentare ricorso. Con l'obiettivo di commutare in ammenda uno dei due turni di stop. La certezza è che Sarri non potrà contare sul suo miglior difensore nella sfida contro Dzeko, Lautaro e l'ex Correa. Il tecnico in queste due settimane proverà varie soluzioni per sostituirlo, ma un'indicazione chiara è arrivata già a Bologna: al posto di Acerbi, come stopper di sinistra, è stato inserito Patric, mentre Luiz Felipe è rimasto nella sua posizione (stopper di destra). Questa è la coppia favorita, visto che Vavro non viene preso in considerazione da Sarri (è perfino fuori dalla lista Uefa) e Radu, utilizzato da vice-Acerbi ad Auronzo, non ha giocato neanche un minuto in stagione, neppure per far riposare il laterale sinistro Hysaj. Altra polemica, intanto, sul calendario: la Lazio disputerà tre partite (contro Salernitana, Bologna e Vene zia) il giorno dopo gare di rugby programmate all'Olimpico. La Repubblica/Giulio Cardone