Fraioli
Fraioli

Nel ko con la Fiorentina c'è anche qualcosa di positivo: il ritorno di Zaccagni. Il 14 gennaio durante Lazio-Lecce, al 79' l'esterno lasciava il campo dolorante al piede destro senza sapere che proprio quella gara, l'ennesima giocata sotto antidolorifici, gliene avrebbe fatte saltare altre sei. Il cammino per curare la distorsione all'alluce sfociata in edema osseo è stato lungo, ma stavolta Mattia è tornato davvero. I ritmi della scorsa stagione sono lontani, ma Zaccagni resta sempre fondamentale nella fase offensiva della Lazio. I suoi numeri al Franchi, in una partita come quella che è stata, sono incoraggianti: un tiro, dieci passaggi riusciti, due falli subiti, due recuperi e quattro dribbling riusciti. Il tutto dopo 43 giorni di stop. 

Con gli stessi centri di Zaccagni c'è Luis Alberto: per lui 50 gol con la maglia della Lazio, agganciando il terzo posto nella classifica all-time dei centrocampisti più prolifici assieme a D'Amico e Nedved. Tutta la tensione accumulata è stata sfogata nell'esultanza: sguardo al cielo, bacio sullo stemma e pugno stretto verso i tifosi. Lo spagnolo è stato l'ultimo a mollare lunedì, come dimostrato dai 12 km percorsi, per questo è tornato a farsi sentire con i compagni: “Non basta fare bene quando c'è una partita a settimana. Se vogliamo essere dei veri professionisti dobbiamo imparare che il calcio è cambiato.”

Ieri la squadra è stata tenuta a rapporto da Fabiani prima di un allenamento diviso fra titolari (molti con la bronchite) e riserve. Tra loro non c'erano Pedro, ai box per una contusione, Patric e Rovella. Oggi riposo, domani doppia seduta e ritiro pre-Milan.

Il Messaggero

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