Muore Kurt Hamrin, leggenda della Fiorentina e storico marcatore della Serie A
Kurt Hamrin, l'indimenticabile icona del calcio svedese, morto all'età di 89 anni, lasciando dietro di sé una straordinaria eredità nel mondo del calcio. Il periodo di Hamrin in Italia, va dal 1956 al 1971, ha segnato un'epoca nelle annali del calcio, portando il suo talento e la sua grinta in diversi club prestigiosi. Durante il suo lungo e illustre percorso con la Fiorentina, Hamrin ha scritto una delle pagine più luminose della storia viola. Con 151 gol in 289 presenze, ha non solo superato le aspettative, ma è diventato il miglior marcatore nella storia del club fino al 2000, quando Gabriel Batistuta ha conquistato quel primato. La sua abilità nel segnare gol ha portato alla vittoria di due Coppe Italia e di una Coppa delle Coppe, aggiungendo gloria al giglio sul petto della Fiorentina. Il contributo di Hamrin al calcio italiano si estende oltre la Toscana. Ha vestito le maglie di alcuni dei club più prestigiosi, contribuendo al successo della Juventus, del Padova, del Milan e del Napoli. Anche con il Milan, dove era soprannominato affettuosamente 'l'uccellino' per la sua agilità in campo, ha sollevato trofei di massimo prestigio, tra cui la Coppa dei Campioni del 1968 con due gol nella finale con l'Amburgo, lo Scudetto e un'altra Coppa delle Coppe. La sua impressionante carriera è impressa anche nella Serie A, dove occupa il nono posto nella classifica marcatori all-time con 190 gol, poco dietro Ciro Immobile. Un'impressionante testimonianza della sua abilità di segnare e della sua costanza nel raggiungere risultati di alto livello. Kurt Hamrin resterà per sempre un'icona del calcio, un uomo che ha dato tutto per il gioco che amava e che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del calcio italiano e svedese. La sua eredità vivrà attraverso le storie e i ricordi dei tifosi e dei compagni di squadra che hanno avuto l'onore di condividere il campo con lui.