MOVIOLA - Vergogna Di Bello
Poco da commentare: Lazio in 8. Rigore non visto e arbitraggio a senso unico
L'arbitro designato per la gara odierna è Marco Di Bello della sezione di Brindisi: la gara inizia subito con un episodio al 12esimo. Pasticcio in difesa rossonera e bravo Castellanos a incunearsi: la palla era lontana ma l'attaccante stava prendendo il tempo ai difensori per raggiungere la palla quando Maignan stende il portiere. Per l'arbitro si gioca: l'episodio sembrava dubbio già in live. Di Bello poteva, quantomeno, rivederlo al Var. La prima frazione di gioco prosegue con alcuni episodi al limite: su tutti una punizione fischiata intorno al 20esimo in cui sembrava netto l'anticipo di Gila su Loftus-Cheek. Per il resto, poco e nulla da segnalare.
Il secondo tempo inizia con il primo giallo della gara per Luca Pellegrini: al 50esimo atterra Pulisic in fase di avvicinamento all'area di rigore biancoceleste. Poco dopo un'altra situazione: al 56esimo Castellanos subisce un colpo in volto. Di Bello non ferma il gioco e Pellegrini commette un'ingenuità a difesa ferma e con Pulisic pronto a ripartire. Una situazione da cui nascono altre proteste da parte dei biancocelesti, costretti ora a giocare in 10 per una duplice leggerezza. Rivedendo i replay, inoltre, sembrava chiaro l'intento dell'arbitro di fermare il gioco.
Come per magia, il rosso dei biancocelesti inizia a far ammonire anche i rossoneri. E' il turno di Florenzi e di Adli qualche minuto dopo. Poi ancora di Gabbia. Tutti prontamente sostituiti da Pioli, impaurito da un cambio di metro di giudizio da parte di Di Bello. Rossoneri anche in gol, ma un fuorigioco di Leao, revisionato al Var, vanifica tutto.
La gara termina con altre due espulsioni a Marusic e Guendouzi. Il tutto in un clima surreale che sarà chiarificato quanto prima. Si spera, almeno…