Dopo la gioia al 95’ in Champions arriva l’Atalanta. All’Olimpico i biancocelesti provano ad invertire la rotta.

Riparte da lì la Lazio. Da quel colpo di testa di Pedro al 95' sotto la Curva del Celtic. Inutile parlare di svolta. Lo stesso errore la squadra di Sarri lo aveva commesso dopo l'incredibile gol di Provedel contro l'Atletico Madrid. Tre giorni dopo l'1-1 con il Monza a cancellare quell'euforia durata per poco più di 72 ore. Oggi pomeriggio, di nuovo all'Olimpico, servirà una Lazio diversa da quella vista nei primi sette turni di campionato. Il sedicesimo posto in classifica è frutto di quattro ko, un pareggio e appena due vittorie. Davvero troppo poco per la formazione che qualche mese fa aveva concluso la Serie A 2022-23 al secondo posto. C'è l'alibi di un calendario tosto, che ha messo di fronte ai biancocelesti già tre big - Napoli, Juve e Milan - tutte in trasferta. E adesso è la volta dell'Atalanta, altro scontro diretto per una posizione tra le prime quattro della classe. Fa sorridere pensando alla voragine che si è aperta tra Lazio e le concorrenti per la zona Champions.

Quella contro gli uomini di Gasperini è quasi una sfida da dentro o fuori per la Lazio. I biancocelesti sono rimasti imbattuti in quattro degli ultimi cinque confronti contro la Dea in Serie A (2V, 2N) dopo che avevano perso quattro dei cinque precedenti (1N). Tuttavia la sconfitta del parziale è arrivata proprio nella sfida più recente dell’11 febbraio all’Olimpico (0-2 reti di Davide Zappacosta e Rasmus Højlund). L’Atalanta è la formazione che la Lazio ha affrontato più volte in casa in Serie A dal 2017/18 in avanti senza trovare alcun successo: 6 in totale, tre pareggi e tre sconfitte. Il paradosso è che la squadra di Sarri ha dato il meglio di sé al Gewiss Stadium. Nella passata stagione, ad esempio, Luis Alberto e compagni avevano giocato una delle migliori partite sotto la gestione del tecnico toscano. E a guidare quel tridente, insieme a Zaccagni e Pedro, c'era il Felipe Anderson formato falso nueve. Proprio il brasiliano, alle prese con le vicende contrattuali, ha parlato ieri del match contro i bergamaschi. "Loro sono molto aggressivi, giocano a tutto campo, uomo contro uomo. Li conosciamo bene. Sono sicuro che il mister ci aiuterà a fare una grande partita. Quella dello scorso anno fu una gara da squadra, muovemmo la palla velocemente, come ci chiede sempre il mister. A fine partita ero felice. Sul ruolo ho avuto la fortuna di imparare da Immobile i movimenti giusti per aiutare la squadra", ha dichiarato Pipe ai microfoni del canale ufficiale. Poi è tornato sul successo di qualche giorno fa contro il Celtic: "Giocare in Champions League e vincere nel finale è un'emozione che non si può descrivere. Sono stati tre punti fondamentali che ci danno anche una carica per continuare il nostro percorso in questa stagione. Vincere una gara così difficile, soprattutto in quel modo, ci darà una spinta in più. Dobbiamo farci trovare pronti in ogni partita, soprattutto contro squadre come l’Atalanta. Servirà la massima concentrazione per tutti i 90 minuti". Il traguardo delle 300 presenze in biancoceleste si avvicina. La Lazio ha bisogno del miglior Felipe per tornare a volare.

Lo riporta Il Tempo.

8° SERIE A | LIVE LAZIO-ATALANTA 3-2 (5' Luis Alberto, 12' Castellanos, 32' Ederson, 63' Kolasinac, 83' Vecino)
TuttoSport | Lazio, "San Pedro" chiede le... chiavi a Sarri