Lazio, il Presidente Lotito: "Tudor scelta ponderata, allenatore determinato che vuole vincere. Sulla Women..."
Questo pomeriggio, al termine della sfida che ha visto vincere con un netto 4-0 la Lazio Women contro il Freedom, il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per parlare proprio delle ragazze di mister Grassadonia. Queste le sue dichiarazioni:
"Mi sono divertito molto, quando posso la domenica o il sabato vengo a vedere le partite della femminile perché mi ricaricano, mi creano entusiasmo. Vedo una squadra che gioca molto bene, molto unita, molto compatta e determinata. Racconto a tutti, anche a Tudor, abbiamo assistito al primo tempo insieme, quando abbiamo perso con il Cesena 2-0, tra l'altro una partita assurda, avremmo dovuto vincere 4-0, invece hanno fatto due tiri, due gol ed hanno vinto, ad un certo punto ho incontrato per caso il Capitano della squadra e le ho detto: “Certo che domenica…”, mi ha guardato e mi ha detto: “Presidente, non si preoccupi, domani vinciamo”. Il giorno dopo hanno vinto 4-0. Sono unite, determinate, applicate, giocano con spirito sacrificio senza risparmiarsi, ma allo stesso tempo sempre con il sorriso. È una bella realtà.
Oggi sicuramente il femminile della Lazio rappresenta un’eccellenza, lo dicono tutte le squadre avversarie che si confrontano con noi, un’eccellenza anche dal punto di vista delle infrastrutture. Abbiamo creato una struttura all’avanguardia, allo stesso livello di quella della Prima Squadra. Sono entusiaste, anche perché vivono un ambiente bello, da un punto di vista estetico, e poi si sentono apprezzate, considerate. Ti ridanno, in termini di risultato ed applicazione, quello che tu gli dai come società. Questa è una bella cosa.
Tudor incuriosito sul femminile? Ha visto l’atteggiamento della squadra, ha fatto le stesse considerazioni che ho fatto io, che gioca bene, è molto applicata, determinata ed unita, non molla niente, corrono senza risparmiarsi. Al di là della vittoria di oggi, lo dico sempre, hanno questo atteggiamento proprio del non mollare mai.
Differenza con la Serie A? La volta scorsa avevo delegato totalmente, oggi la seguo con molta più attenzione, soprattutto ho messo mio figlio in prima persona che si occupa di tutto il settore giovanile, e segue in particolar modo la Primavera e la femminile. Non voglio dare meriti a mio figlio perché lavora in tandem con il direttore Fabiani, con Bianchi e tutti gli altri, ma sicuramente la presenza della proprietà costituisce un valor aggiunto se non altro per responsabilizzare al meglio gli addetti ai lavori. Da quando è entrato mio figlio hanno vinto il campionato in Primavera, l'anno scorso potevamo avere la possibilità di andare in Serie A ma è andata così. Quest’anno stanno facendo un buon lavoro, la squadra è contenta ed io vedo che c’è un bel clima. La società viene vista come una famiglia, è una bella cosa. Oggi tutte le ragazze hanno festeggiato, se lo meritano, anche per ripagare delle fatiche che fanno, dei sacrifici, e sembrano che, con l’atteggiamento che hanno dimostrato nei miei confronti, sembra che vogliono contraccambiare tutta l’attenzione che noi abbiamo nei loro confronti".
Successivamente, il Presidente Lotito si è espresso anche sul nuovo allenatore della Prima Squadra, Igor Tudor:
"Sono fiducioso, l’ho detto ieri introducendo la presentazione del mister facendo alcune considerazioni: la scelta che ho fatto è stata una scelta non programmata, ma nel momento in cui si è verificata la situazione di emergenza, atteso che l’allenatore ha dato le dimissioni, ho fatto una scelta ponderata e sono contento e convinto di questa scelta, lo vedremo con il percorso in campionato e soprattutto anche l'anno prossimo. Ho preso un allenatore determinato, volitivo che vuole vincere, bastone e carota che serve nel calcio. Oggi la Lazio è una realtà sotto gli occhi di tutti, abbiamo fatto grandi investimenti, adesso partiamo con i lavori dell'Accademy. Voglio creare una catena organizzativa, che parte dalla scuola calcio alla Prima Squadra, e tutti devono avere le stesse potenzialità organizzative ed infrastrutturali. Poi dopo sta a loro avvalersi e poter dimostrare tutte le loro potenzialità.
La scelta di Tudor non è stata una scelta a caso, né una scelta dettata dall’emergenza, ritengo lui la persona giusta che, dal punto di vista caratteriale, professionale, tecnico e tattico, secondo me può mettere in condizioni la squadra di riacquisire quella certezza dei propri mezzi e soprattutto le proprie potenzialità. In alcune partite la squadra si è smarrita, con le squadre fortissime abbiamo ottenuto dei grandi risultati, con squadre meno forti abbiamo perso. C'è qualcosa che va corretto all'interno, soprattutto vanno responsabilizzati i singoli giocatori, perché la Lazio è un punto di arrivo, non un punto di partenza, riconosciuto da tutti oggi, lo ha detto anche lo stesso allenatore. C'è una mentalità qui che vuole essere trasmessa, partendo dall'organizzazione e deve arrivare poi ai risultati sportivi. Mentre io sto qui e controllo tutti i lavori, sul campo ci vanno loro. L’unica cosa che posso fare io è mettere a disposizione giocatori che convintamente vogliono mettersi a svolgere questo ruolo all’interno del club, poi le partite sono storia a sé. Io penso che un allenatore come Tudor possa riportare quella voglia e quell’orgoglio di apparenza ai giocatori per dire ci siamo anche noi.
In Tudor ho intravisto il carattere mio, è una persona vera, cosa molto difficile. Sono tutti sovrastrutturati, cercando di nascondersi e crearsi alibi, dai giocatori ad allenatori. Fanno giocare le persone che hanno il nome, anche se in quel momento le persone non sono nelle condizioni di poterlo fare. Questo è un errore, un segnale sbagliato che viene mandato alla squadra, deve giocare chi è più in forma in relazione all’avversario. Ieri Tudor ha detto in modo chiaro: “Giocare bene si, ma a me interessa vincere”. Questo è un gioco dove conta chi vince. Adesso penso che ci sono le condizioni, se la squadra si mette a disposizione, come la femminile, con l'allenatore hanno creato un tutt'uno, c'è un clima bellissimo".