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Alessandro Melli, ex attaccante della Nazionale e del Perugia, intervenuto ai microfoni “Non è più domenica”, podcast condotto da Rocco Di Vincenzo e Matteo Fantozzi, ha svelato alcuni retroscena della famosa partita tra Juventus e Perugia che grazie al gol di Calori consegnò lo Scudetto alla Lazio.

Le dichiarazioni di Alessandro Melli a “Non è più domenica”:

“Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche per il gol di Cannavaro con il Parma. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro.

Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio”

Gol Calori
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E sui Mondiali del '94

“Sacchi era molto integralista, aveva un codice etico, ha poca flessibilità e questo è stato uno dei suoi limiti. Le regole sono importanti, ma devono essere flessibili. All’epoca la sua scelta mi diede fastidio, ma poi ora ho capito che feci un errore. Rimasi fuori dalle convocazioni per Usa ’94 perché mi rifiutai di andare in panchina in una gara col Parma con Nevio Scala allenatore”

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