Caso tamponi, l'avv. Gentile: "Accuse infondate, mai schierato in campo un positivo. Lotito e la Lazio aggrediti dalla Federcalcio"
L'avvocato della Lazio Gian Michele Gentile, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia, per esprimersi riguardo la sentenza della Corte d'Appello Federale riguardante il caso tamponi in casa biancoceleste. La decisione, è stata quella di ridurre le squalifiche per il presidente della Lazio Claudio Lotito, e per i medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia.
Queste le sue parole:
"Non so cosa intendesse Gravina quando ha affermato che gli avvocati di Lotito devono essere più educati, forse è stata una reazione isterica perché non ha digerito l'insuccesso e si è lasciato andare a un'esternazione fuori luogo." "La Gazzetta dello Sport e il suo direttore in prima persona si assumono la responsabilità di quello dhe fa. Se si affrontano argomenti non per esprimere opinioni ma per insultare il prossimo, quando questo accade si presentano le querele perché i giornalisti devono avere una deontologia. Abbiamo presentato anche varie segnalazioni all'ordine dei giornalisti e quando la vicenda sarà completamente definita anche l'editore sarà chiamato a far fronte a una richiesta di risarcimento danni." "L'accusa di aver schierato positivo in campo è completamente infondata, quando Immobile è stato schierato a Torino aveva tre tamponi negativi dopo quello inizialmente positivo. Uno dei tamponi negativi era quello sierologico che escludeva nella maniera più assoluta che nella settimana precedente alla partita ci fosse stato un evento virale. Lo stesso vale per Djavan Anderson. Anche la Procura dalla sua riteneva che fossero assolutamente negativi visto che si contestava in realtà che fossero scesi in campo un giorno prima di aver terminato l'isolamento: poiché questo isolamento non era stato imposto da nessuno, men che meno dall'autorità pubblica sanitaria che era stata avvisata, esso non andava rispettato." "Ora il presidente Lotito può presenziare alle attività Federali, come d'altronde avrebbe potuto quando la condanna era già stata annullata dal Collegio di Garanzia: diciamo semplicemente che quando gli è stato impedito di partecipare al Consiglio Federale è stato posto in essere un comportamento sbagliato." "Lotito e la Lazio hanno avuto un'aggressione frontale da parte della Federcalcio e questa aggressione frontale si è allargata a macchia d'olio, coinvolgendo anche le esternazioni di Sarri e i casi che hanno visto protagonisti Acerbi e Luiz Felipe. Tutto ciò che fa la Lazio è oggetto di massima attenzione con la lente d'ingrandimento sul piano delle sanzioni, difficile capire il perché. Non frequento gli ambienti della Federcalcio, so che Claudio Lotito è un personaggio non governabile e le cose che ha da dire le dice sempre. Spero che mettendo un punto a questa vicenda giudiziaria l'ambiente possa rasserenarsi e le antipatie personali vengano meno, di calcio è bello parlare per ciò che avviene sul campo".