Cremonese-Lazio, Immobile: "Germe? Il calo di tensione. Abbiamo imparato la lezione. Avrei voluto portare il pallone a casa..."
Ai microfoni di Dazn Ciro Immobile ha commentato il successo di Cremona, tornando anche a parlare della sconfitta di Europa League. Ecco le sue parole:
"Nella mia testa c’è sempre il migliorare e cercare di fare il massimo ogni partita e stagione, vado avanti. Grazie ai miei compagni sto raggiungendo cifre importanti. Guardo poco i numeri, quando li raggiungo me li ricordate voi, cerco di migliorare sempre. Oggi c’era tanta delusione dopo l’Europa, è stata una partita sottovalutata. Questa non era la gara della riscossa, serviva a far vedere che siamo cresciuti. Anche l’anno scorso abbiamo perso male, ma giovedi è stato diverso a causa di un calo di concentrazione. Oggi non era semplice. Germe? Il mister ha parlato a caldo, non si riferiva a nessuno in particolare. Il germe è il calo di tensione, quando si vince o perde lo si fa insieme. Ciò che ho detto giovedì era a nome della squadra. Vice-Immobile? Magari gli ultimi venti minuti...
Quando la squadra ti mette in condizione di avere tante palle gol ti agevola. Poi devi essere bravo a metterla dentro, papà mi dice sempre che è difficile segnare in ogni categoria o stadio, e questo è l’obiettivo. Mi renderà orgoglioso sapere che i miei figli sapranno ciò che ho fatto. Negli ultimi minuti la porta per me era piccola, avevo le gambe pesanti. Il campo era fastidioso ma un po’ secco, mi rode perchè avrei potuto portare il pallone a casa. Mancini? Tutto a posto, l’ho sentito pochi giorni fa. Sono contento per la convocazione di Provedel”.
Al termine della vittoria contro la Cremonese, Capitan Ciro Immobile è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio, per analizzare il successo per 0-4 e non solo: "Il bello ed il brutto del calcio, due giorni fa eravamo qui a commentare una partita disastrosa, ora una grande prova della Lazio. Sono contento per i miei compagni, li ho visti giù di morale in questi due giorni. Era la partita giusta per spazzare via anche l'umore che c'era.
Credo non sia giusto parlare subito dopo una partita come quella di giovedì. Dobbiamo tenere equilibrio, la squadra ha parlato poco e lavorato tanto. Sono contento ed orgoglioso di quello che i tifosi ci hanno detto sotto al settore ospiti in Danimarca. Sono stati più lucidi di noi, va dedicata soprattutto ai tifosi biancocelesti questa vittoria di oggi.
Quest'anno sono partita a rilento, oggi potevo fare un altro gol almeno, ma un po' di stanchezza mi ha costretto all'errore. Sono davvero contento, la squadra mi ha messo ancora una volta in condizione di fare gol e vincere.
Per me non c'entrano le sconfitte di Verona e Bologna, quella era un'altra squadra. La sconfitta di giovedì è stata frutto di presunzione credo, i primi 20 minuti siamo stati padroni del campo ma non riuscivamo ad affondare. In Europa la paghi. Quello di oggi non lo chiamo riscatto, ma aver imparato la lezione. Aver imparato la lezione dura a lungo termine.
Classifica? Io non la guardo mai, ne quella del campionato ne quella dei marcatori. La guardo a 10 partite dalla fine.
Nazionale? Vado avanti sempre a testa alta dando il massimo".