«L’ammonizione di  Sergej? Lasciamo perdere, parliamo di altro». Il presidente Lotito riesce a trattenersi dall’esprimere la sua rabbia per quel giallo pesantissimo a Milinkovic che ha compromesso, solo in parte (il ko con la Salernitana è meritato) la sfida di domenica e pesantemente condizionato il derby. All’uscita dal consiglio federale il numero uno biancoceleste resta calmo, in precedenza si era trattenuto con il presidente dell’Aia Trentalange, il confronto c’è stato ma con toni pacati. L’arbitro Manganiello che per uno strano caso del destino viene mandato a fischiare la Lazio, alla vigilia della partite contro la Roma è recidivo (l’anno scorso aveva tolto di mezzo Zaccagni con lo stesso sistema), stavolta è andato oltre trasformando un normale contrasto in un cartellino giallo dopo una corsa di quaranta metri col ghigno mefistofelico. Soddisfatto di avere beccato Sergej in una presunta scorrettezza a pochi minuti dal suo ingresso. Per l’Aia tutto ok, non saranno presi provvedimenti tanto per far infuriare di più tifosi e club. Oggi le decisioni del giudice sportivo, si attende anche una multa per i cori contro l’arbitro. Da capire se le proteste del diesse Tare siano andate oltre e soprattutto che cosa abbia refertato il fischietto di Pinerolo oltre gli ispettori federali presenti nel sottopassaggio.

Fraioli

Di certo il rapporto con gli arbitri è peggiorato dalle parole di Sarri che, a inizio stagione, si era lamentato a ragione di alcuni episodi particolari. Soprattutto delle ammonizioni prese che poi hanno pesato, eccome. Basti pensare che Milinkovic due cartellini su cinque li ha presi per proteste, il primo a Torino, il secondo contro il Napoli per aver chiesto spiegazioni all’arbitro Sozza dopo il mancato rigore su Lazzari. Tant’è, bisogna andare avanti, c’è il Feyenoord poi il derby senza Sergej e Immobile. Si è scelto il silenzio per evitare ulteriori scontri, il sito del club si è limitato a un video con musica di Hitchcock in sottofondo che confronta l’entrata di Milinkovic non fallosa e quella pericolosa di Bradaric su Lazzari nemmeno sanzionata con la punizione (tre emoji a rappresentare rabbia, sospetto e bocche cucite, la posizione del club). Sarri deve trovare all’interno della sua rosa le energie fisiche e mentali per superare lo choc di questo passo falso inatteso. Il problema arbitrale resta così come affiora quello legato all’Olimpico. Forse non è un caso che nelle ultime quattro gara in casa sia arrivata solo una vittoria sofferta contro il Midtjylland, due pari contro gli austriaci e Udinese, oltre al ko contro la Salernitana. Niente uscite dal basso, zolle che saltano, infortuni muscolari, si spera che il problema del terreno venga risolto durante la sosta per il mondiale. Ora conta solo non farsi prendere dalla depressione dopo tanti segnali incoraggianti, pochi giorni per rialzarsi in fretta. Il Tempo/Luigi Salomone

Roma, Mourinho: "MI rifiuto di pensare al derby. Le parole di Sarri? No comment"
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