CdS | Lotito-Sarri, un patto di stabilità per la Lazio
Come riportato dal Corriere dello Sport, Lotito e Sarri hanno stretto un accordo verbale durante un periodo di tensione, concordando di evitare conflitti e valutare la situazione alla fine della stagione. Il tecnico biancoceleste, il cui contratto scade nel 2025 e guadagna circa 4 milioni all'anno, non ha mai richiesto risarcimenti nelle situazioni di addio, mentre il presidente non è solito licenziare senza considerazioni finanziarie. Anche se c'è scetticismo sull'applicazione di questo accordo, molte fonti ne confermano l'esistenza.
Entrambi mirano a ottenere il miglior rendimento in campionato per garantire una qualificazione europea alla Lazio. Lotito punta alla Champions League per assicurare continuità di ricavi, facilitando il futuro mercato considerando i riscatti futuri dei giocatori. Sarri, nono in classifica e allenatore di una squadra altalenante, non può stabilire obiettivi definitivi. Il destino della squadra per questa stagione verrà definito col tempo. Una qualificazione consentirebbe alla società di programmare il futuro mercato con meno restrizioni finanziarie, considerando i riscatti futuri di Guendouzi nel 2024 e Rovella-Pellegrini nel 2025 che devono ancora essere pagati.
Lotito e Sarri, solitamente polemici, hanno trovato una sintonia dopo la partita con l'Atalanta. Il direttore sportivo Fabiani ha contribuito a riparare i rapporti durante una cena a tre, favorita anche dalla rotazione dei giocatori, l'inserimento di Castellanos come titolare e le vittorie contro Atalanta e Sassuolo. Tuttavia, il tonfo subito a Rotterdam ha compromesso questa nuova armonia.
Lotito è vigile mentre Sarri si prepara per due settimane intense: la partita contro la Fiorentina all'Olimpico, Bologna in trasferta, il Feyenoord in casa e il derby il 12 novembre. Al termine di questo periodo, si avranno idee più chiare sulla posizione in classifica e in Europa. A dicembre, Sarri dovrà decidere se avviare discussioni sul mercato con Lotito e Fabiani.
Durante l'estate, il presidente biancoceleste aveva cercato un attaccante esterno, ma ora Pedro sembra garantire maggiori certezze. Potrebbero partire giocatori come Gila (che non ha mai giocato), Basic e Kamenovic, considerati esuberi, ma queste cessioni non apporterebbero guadagni, servirebbero principalmente per liberare spazio. A meno che non arrivino offerte dal mondo arabo per Immobile.