Il Tempo | Lazio, basta una magia
Luis Alberto regala una vittoria preziosa che porta la Lazio per una notte in zona Champions aspettando il posticipo di stasera della Roma. Ma che fatica contro una Sampdoria rocciosa, pronta a lottare su tutti i palloni. Il gol decisivo al tramonto di una gara deludente dove i biancocelesti pagano le fatiche di coppa. Una magia di Luis Alberto, un tiro bello e possibile per il mago spagnolo. Per fortuna regge la difesa alla quarta partita senza subire gol perché in fase offensiva il gioco non decolla come nei tempi migliori. Alla fine sono poco più di 30.000 i laziali che sfidano freddo e pioggia, vola l’Aquila Olympia poi fischia l’arbitro Colombo. Sarri scioglie gli ultimi dubbi affidandosi a Pedro in maschera (Zaccagni va in panchina) e Lazzari (stavolta resta fuori Hysaj). Immobile a digiuno in campionato da 169 giorni nelle gare in casa guida l’assalto. L’ex Stankovic prova a dimenticare i guai societari, schiera un 3-5-2 molto prudente con Lammers e Gabbiadini terminali offensivi. La Lazio parte male, sbaglia appoggi elementari a centrocampo dove Cataldi e Luis Alberto stentano ad accendere Ciro. Pedro sfiora il vantaggio ma la Samp su una ripartenza ha la clamorosa occasione per segnare con Cuisance rimontato dal recupero di Marusic. Ancora Pedro colpisce un palo dopo una respinta di Audero su un tiro di Felipe Anderson. Tutto qui, non basta il 63% di possesso palla, anche Sergej fallisce sempre l’ultimo passaggio, si va al riposo sullo 0-0 con la Samp che blocca i rifornimenti per Immobile e soffre pochissimo il calcio lento e compassato dei biancocelesti. Ci si mette anche Colombo che non vede un potenziale rigore per fallo di Zanoli sempre su Pedro, intervento netto che al limite, se cominciato fuori area, avrebbe potuto costare il rosso al difensore doriano. Alla fine del primo tempo, tutti intorno al direttore di gara a protestare per alcune scelte incomprensibili. Tant’è, nella ripresa la Lazio si sveglia, magari rischia qualcosa di più sulle ripartenza della Samp (pericoloso Gabbiadini) ma attacca a testa bassa e crea tanto. Entrano anche Vecino e Zaccagni e sicuramente il gioco scorre meglio. Ciro fallisce un’occasione colossale, imitato poco dopo da Marusic, poi arriva la perla di Luis Alberto a decidere una partita sempre più complicata. A dieci minuti dalla fine, da fuori, con un bellissimo tiro a giro, fa secco Audero e tiene in corsa la Lazio. Entrano anche Basic e Hysaj ma la Samp è spuntata: l’Olimpico tira un sospiro di sollievo. Ora venerdì trasferta a Napoli senza Casale squalificato ma con la voglia di provare a fermare la corsa di Spalletti verso uno scudetto strameritato. Per riuscirci, ci vorrà un’altra Lazio, non quella che ha sofferto per avere la meglio della Samp penultima. Il Tempo/Luigi Salomone