L’uomo dei 25 trofei fa bella la Lazio anche in Europa. Con un gol di Pedro, il giocatore biancoceleste più vincente, all’Olimpico la squadra di Sarri batte 2-1 il Midtjylland e si ripor- ta in vetta al gruppo F d’Europa League: si deciderà tutto giovedì prossimo a Rotterdam con il Feyenoord. «Passare il girone è un obbligo, da primi sarebbe la cosa migliore», sottolinea il ds Tare. Intanto la Lazio si gode i tre punti conquistati con tan- ta fatica: prima Milinkovic di inter- no destro, poi Pedro (a cui viene an- nullata la doppietta per fuorigioco) col sinistro confezionano la rimonta dopo lo 0-1 iniziale di Isaksen. Il sorriso dello spagnolo: «Stasera non era facile. Sapevamo che giocano bene, ma abbiamo fatto una bella prestazione e abbiamo vinto. Peccato per il gol in fuorigioco, avremmo giocato con più fiducia nel finale. Ora manca solo una partita in Olanda, dove ci sarà un clima caldissimo, ma andremo per i 3 punti». Pedro poi elogia la squadra: «Abbiamo tanti calciatori forti. Oggi ha giocato Cancellieri, Romero è entrato nel secondo tempo e ha fatto una gara splendida. Per me deve giocare di più».

Senza Immobile, i due uomini più rappresentativi dello spogliatoio, Milinkovic e Pedro, si sono presi la squadra sulle spalle. Ancora un’altra prestazione completa per il Sergente, che ha la freddezza e la qualità per pareggiare con un colpo da biliardo. Ha partecipato a 12 gol, solo De Bruyne ha fatto meglio (13): «Lui è il numero uno - confessa Milinkovic - e rimane per me sempre il nu- mero uno, io mi alleno, cerco di migliorarmi e di aiutare la squadra come posso. È bello essere dietro De Bruyne, per me è come essere al primo posto». Tira, corre, recupera e si fa sentire con i compagni, è davvero insostituibile Milinkovic (5° gol stagionale), che in campionato è diffidato: con il derby alle porte, giocherà con la Salernitana? Sarà il tema dei prossimi due giorni. Ieri occasione per Cancellieri ‘falso nueve’: l’esperimento dura mezzora, poi Sarri risposta al centro Felipe Anderson con l’ex Verona a destra. Positiva, nel complesso, la sua prova, è ovvio che ha bisogno di tempo per capire i movimenti e come essere pericoloso partendo spalle alla porta. «Fare la punta per me è un ruolo nuovo che sto imparando quest’ultimo periodo», dice Cancellieri. Rimandato ma non bocciato, dovrà ancora studiare. C’è da credere infatti che le prove continueranno, anche stando alle parole del ds Tare: «Vice Immobile? In estate abbiamo pensato con Sarri che la miglior scelta fosse un esterno capace di giocare come ‘falso nueve’ quindi quando si è presentata la possibilità di prenderlo l’abbiamo colta. Lo abbiamo studiato ad Auronzo e ci ha convinto per tanti motivi. Sapevamo che non era un attaccante pronto, quindi ha bisogno di tempo, di lavorare e di fiducia, a fine anno avremo un giocatore pronto per la squadra». Prima del Feyenoord c’è però la Salernitana domenica all’Olimpico: previsti oltre 40 mila spettatori. Presente ieri sera anche il nuovo ministro dello Sport, Andrea Abodi, accolto dai vertici di Sport e Salute, con cui si era incontrato anche nel pomeriggio. La Repubblica/Riccardo Caponetti e Giulio Cardone

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