Claudio Lotito è intervenuto, nella sala Promoteca in Campidoglio, in occasione della cerimonia per i 124 anni della S.S. Lazio, tanti i temi toccati dal patron, dallo Stadio Flaminio alla vittoria nel derby.

Ecco le sue parole:

Si cerca sempre di agire in sordina, per raggiungere la metà, evitando i sabotaggi. Stiamo lavorando in silenzio, e siamo pronti a mettere in giro per Roma il cartello più importante quello dello stadio, per presentare una cosa alla quale non si potrà dire di no. Riteniamo che sia un servizio per la città, per la comunità e per tutti i laziali. Onorerà la loro storia e, soprattutto, coltivare i sentimenti di sempre da quando il calcio è venuto a Roma. Sulla base di questo noi presenteremo un progetto per la città, contrariamente a quello che qualcuno possa pensare su eventuali speculazioni che io volessi fare. Nel 2004 presentai un progetto che oggi poteva essere un fiore all’occhiello per la città: con approdo sul battello, con lo vincolo stradale, con la stazione ferroviaria dentro lo stadio. Mi venne detto che Lotito voleva fare una speculazione. Oggi questi rischi non ci sono, cercherò di presentare un recupero di una situazione che rappresenta un orgoglio per i romani, soprattutto laziali, e sulla base di questo, sperando che ci siano le condizioni tecniche, perché sono convinto che sulla condizione politica il sindaco sia favorevole perché è una persona di buon senso e che vuole il bene della città, ritengo che ci siano le condizioni per un connubio tra Campidoglio e S.S. Lazio”.

"Cerchiamo di vincere sempre con il merito, perché altrimenti non avrebbe valore. Stiamo costruendo un club forte e ben saldo sui valori del rispetto”. “Siamo contenti perché veniamo da un partita che rappresenta la conferma del fatto che siamo la prima squadra della Capitale”.

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