Il Messaggero | Lazio, i dolori di Sarri: "Così non va". Lotito: "Per Zielinski ho offerto 20 milioni"
Tempi e pazienza stanno finendo. Ora Sarri spaventa Lotito: «Senza altri giocatori pronti, io non posso far fare a questa Lazio il salto con la Champions». Il presidente continua a proporre, Maurizio resta fermo sulle sue richieste, il mercato è in un limbo a meno di un mese dall’inizio del campionato. Due giorni di pranzi, cene e colloqui fra Sarri e Lotito nell’hotel Auronzo scorrono fra battute e umorismo, ma dietro c’è un enorme pericolo. Il tecnico è molto preoccupato, ma ormai conosce bene il patron e sa di non poter ottenere nulla a muso duro. Da venerdì sera dunque lavora di fino: «Zielinski è alto, bello e biondo. Prendiamolo». Il numero uno non risponde perché De Laurentiis chiede ancora 30 milioni e ne servono 4 a stagione per l’ingaggio. Senza considerare che a Napoli oggi si decide sul rinnovo del polacco: il sì di quest’ultimo chiuderebbe ogni discorso. Così Lotito si sfoga in un altro show coi tifosi (ieri al tramonto) fuori dal campo Zandegiacomo: «Se uno in una famiglia incassa 100, non può spendere 500. Zielinski ha 29 anni ed è in scadenza. Voi quanto lo paghereste? Io ho offerto 20 milioni coi bonus e De Laurentiis ha detto di no. Adesso l’offerta scende perché le operazioni vanno fatte col cervello. Lo Celso, Paredes, Cuadrado, Bonucci volevano tutti venire da noi, ma abbiamo detto no. Perché i grandi nomi non corrispondono al risultato sportivo. Potevamo prendere Pasalic, Reijnders e Okafor, che sono andati al Milan, ma io mi sono attenuto alle indicazioni del tecnico. Sulla mezz’ala faremo presto, rinforzerò la Lazio. C’è un giocatore fortissimo che abbiamo condiviso e in settimana speriamo di chiudere il colpo». Le alternative Samardzic e il giapponese Kamada (svincolato dal Francoforte) sono sul piatto, ma non convincono del tutto. Il mister X in pugno per il dopo Milinkovic si chiama Arsen Zakharyan della Dinamo Mosca ed è un fenomeno ventenne di 183 centimetri del calcio russo: ha segnato 5 gol e sfornato 10 assist nell’ultima stagione, costa 15 milioni solo perché è in scadenza nel 2024, e ieri Lotito ha ordinato a Fabiani di chiudere nel caso in cui Zieliski sfumasse in modo definitivo.
DIFFICOLTÀ - Rispetto a Piotr, a busta paga avrebbe tutt’altro peso. Inutile nasconderlo. Dopo i rinnovi di Luis Alberto e Pedro (ecco perché Lotito al momento non vuol sentire parlare di adeguamento a Immobile: «Non è mai stato in vendita ed è il più pagato»), la Lazio è al limite del costo della rosa e, anche considerando la cessione di Milinkovic, è necessario ottimizzare ammortamenti e nuovi ingaggi in arrivo. Da questo punto di vista, meglio spendere qualcosa in più su un cartellino da ammortizzare in 5 anni con un minore stipendio. Ecco perché Lotito ha preferito Castellanos e ora vorrebbe portare Ricci a Formello. I 25 milioni richiesti da Cairo sono però troppi, è difficile farlo scendere a 20 più bonus. Torreira costerebbe meno, ma poi bisognerebbe riconoscergli 3 milioni per almeno un triennio. Zakharyan escluderebbe Hudson-Odoi per il posto extra, Berardi ormai è destinato a rimanere un sogno: «Ho detto la verità. Carnevali stesso me lo ha sconsigliato perché voleva 35 milioni più bonus». Serve però uno sforzo almeno su tutto il resto.
RIVALUTAZIONI - Il moto d’orgoglio del patron è annunciato in pubblico: «In un anno solare abbiamo comprato 16 giocatori e adesso perfezioneremo il resto». Sarri però ha fretta, è inquieto e non ha certo intenzione di tollerare questa situazione a Formello dopo il primo agosto. Anche la piazza ormai in fermento, Lotito si è messo da solo con le spalle al muro, sottovalutando il lavoro che – senza Tare ai saluti da mesi – si sarebbe dovuto fare già a fine maggio. La Lazio si sarebbe potuta permettere un altro slancio sul mercato se avesse ceduto già qualcuno, un Cancellieri, un Marcos Antonio: «Li fate uscire voi? Mica è facile - risponde a un tifoso - perché la Lazio non è un supermercato. Vedi il caso Akpa Akpro (ora piace in Francia, ndr). Ha salvato l’Empoli con un anno magnifico e poi lo volevano di nuovo in prestito, dopo aver preso tutti quei soldi per Vicario. No, lo pagano». Eppure anche in uscita così resta tutto fermo e adesso Lotito chiede a Sarri di riabilitare persino chi ha dentro: «È stato pagato 12 milioni, il nostro staff sta rivalutando Maximiano». In realtà perché senza il suo addio non può arrivare Audero. Addirittura ora c’è Fares a sinistra in rampa di rilancio perché Lotito non vuole Luca Pellegrini alle condizioni della Juventus e Kerkez ormai è sfumato: «Ma prenderemo comunque un terzino sinistro». Sarri dovrà forse decidere più avanti fra Doig e Valeri, offerto e riconsiderato. Anche l’andamento delle trattative sui diritti tv sinora non ha aiutato la Lazio. Ecco perché magari, con una svolta domani a Milano, Lotito potrebbe avere un sussulto sul mercato. E Sarri ingoiare ogni mugugno. Come se nulla fosse mai successo. Il Messaggero/Alberto Abbate