Al termine della pesante sconfitta contro l'Hellas Verona, Maurizio Sarri è intervenuto nella rituale conferenza stampa post partita. Queste le sue dichiarazioni: "Bologna e Verona fanno male nello stesso modo. Lì eravamo più morti di oggi, ma la situazione è abbastanza simile. Nei giorni precedenti al Bologna eravamo in down di energie mentali. Oggi invece la squadra mi ha sorpreso, alla prima difficoltà ci siamo sciolti come neve al sole e questo è preoccupante. Sul 3-1 abbiamo preso anche una traversa. C’erano presupposti per tornare in partita ma alla fine c’è da costatare il livello di aggressività degli avversari, superiore al nostro. Mi ha deluso il livello di aggressività diverso. Mi aspettavo una squadra più consapevole della difficoltà della partita, che per noi era estremamente importante. Una squadra non può vincere con Roma e Inter e perdere contro il Bologna e Verona, con tutto il rispetto per gli avversari. Non è un rendimento logico. A livello di mentalità dobbiamo fare dei passi enormi da fare. È vero che l’Europa League ti massacra e ti porta via energie, però oggi in campo che avevano fatto 90 minuti giovedì c’erano solo due giocatori. Dopo una sconfitta del genere si dicono le cose in faccia che si dicono anche qui. Che sono inaccettabili certi risultati dopo aver mostrato competitività con le migliori squadre della categoria. È un’analisi da fare sia individualmente che collettivamente, anche come staff. Si sta parlando infatti con Tare per andare in ritiro per qualche giorno e avere momenti da condividere per cercare di capire cosa c’è nella testa di tutti. Sono partite che quando la squadra si squaglia è difficile avere un’idea delle prestazioni individuali. Diventa tutta una conseguenza. È la prestazione degli individui che fa fare una brutta prestazione di squadra o il contrario? È difficile da capire. C’è poco da salvare, siamo stati ordinati solo nei primi minuti. Era chiaro che andare con azioni individuali ci avrebbe creato dei problemi. Tutto quello che non dovevamo fare l’abbiamo fatto. Avevamo deciso di andare in profondità con gli attaccanti dopo 2/3 tocchi. Abbiamo perso lucidità per fare la partita che volevamo fare. Siccome si alternano grandi prestazioni a grandi ca..ate è difficile darne una spiegazione logica. Luis Alberto? Io lavoro per il davanti della maglia e cerco di aiutare il dietro, mai il contrario. Cerco di aiutare tutti ma il mio interesse primario sarà sempre la Lazio. Oggi non è cambiato molto, vuol dire che il singolo oggi poteva poco. Che la squadra avrebbe trascinato in una prestazione anonima ogni singolo. Il Verona l’ha vinta sull’alto livello di aggressività e sulla loro bravura nel verticalizzare subito soprattutto su Caprari".

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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