Foto S.S. Lazio
Foto S.S. Lazio

Dopo le parole di Boulaye Dia, è toccato a Samuel Gigot, con il difensore francese ex Marsiglia che si è presentato così davanti ai giornalisti presenti in sala stampa.

Le parole di Gigot in conferenza stampa

Ringrazio il direttore Fabiani e il Presidente. Sono molto contento di essere qui in un grande club, ringrazio tutti per questa bella opportunità.

Sul campionato italiano e sull'impatto avuto alla Lazio in questi primi giorni

Ci sono stati sempre dei grandi difensori qua e io amo difendere, ho imparato molto dai difensori italiani. Ho avuto molti allenatori italiani in carriera e quello che vedo qui è un po' quello che ho fatto nei club precedenti, poi sono qui pronto a lavorare sulla linea difensiva come stiamo facendo con Baroni e sono all'ascolto di quello che mi chiedono.

Sui difensori italiani e gli obiettivi stagionali

Ci sono molti modelli. Da piccolo mi ispiravo molto a Cannavaro e al punto da fare tutto come lui, ma anche Nesta. Sono difensori che hanno segnato la storia del calcio italiano. In Serie A e in Europa League dobbiamo fare il massimo, partita dopo partita, dare tutto, rendere fieri i tifosi e il club e poi vediamo dove si arriva.

Come ti ha convinto Guendouzi? Pensi di poterti trovare bene con gli altri difensori della squadra?

Con Matteo ho parlato molto, soprattutto negli ultimi giorni, ma non ha dovuto convincermi. Avevo voglia di una grande sfida e questo era proprio quello che mi serve. All'OM abbiamo imparato che bisogna uscire con la maglia sudata e quindi ogni match è questo per noi, dare tutto in campo e faremo lo stesso anche qui per rendere orgogliosi tifosi e club. Per quanto riguarda gli accoppiamenti difensivi posso giocare con tutti, ho visto durante gli allenamenti che loro si ascoltano molto, parlano, e sono tutti molto bravi, c'è qualità ed esperienza e chi gioca deve fare il massimo

In carriera hai segnato molti gol nei derby, cosa ti aspetti da quello di Roma? 

È la prima cosa a cui ho pensato. Volevo conoscerlo, è importantissimo. Non conta segnare, conta vincerlo. È fondamentale per i tifosi e per la vita e cona solo vincere

Qual'è il tuo obiettivo personale? E l'idea che avevi prima della Lazio?

Il mio obiettivo primario è rimettersi in forma e giocare più match possibile. La Lazio è un grande club, quindi quando mi ha chiamato ho pensato “Devo andare lì”. Ed è un club che ho sempre seguito perché in passato ho giocato con Marusic

Ti senti pronto per giocare?

Io so che devo essere al 100%, la sosta mi è servita. Non vedo l'ora di conoscere i tifosi, ero allo stadio con il Milan ed è stato bellissimo

Pensi di poter dare una mano dal punto di vista del carattere?

Io sono uno che non ama parlare di sé. Io ho sempre dato il massimo.

Hai sempre avuto allenatori molto carismatici. Le differenze con Baroni?

Ho sentito la preparazione fisica, grande corsa ma anche la tattica, avevano una cosa in comune, la voglia di vincere.

È la sfida più difficile della tua carriera visto il livello del calcio in Italia?

La sfida più dura è sempre la prossima. La qualità delle squadre in Serie A è evidente, lo abbiamo visto con l'Atalanta quando l'abbiamo affrontata in Europa League. Io sono arrivato qui con l'umiltà e darò il massimo

SERIE A | Lazio-Verona: dove vedere il match
CONFERENZA DIA: "Felice di essere qui, non sento pressioni. Taty? Ecco come possiamo giocare"