La vicenda iniziata a marzo e ancora non terminata sconvolge il mondo del tennis e riguarda il tennista e campione italiano, Jannik Sinner, accusato, in questi mesi, di assunzione doping. Infatti, stamattina, la Wada ha riaperto il caso e presentato la volontà di fermare l’attività sportiva del campione e allontanarlo dal campo per un periodo prolungato. 

L’intera vicenda che ha colpito Sinner

Lo scorso marzo l’atleta risulta positivo a due controlli antidoping, in quanto rilevati livelli simili di Clostebol con una concentrazione inferiore ad 1 milionesimo di grammo per litro. L’atleta dichiara che la rilevazione di questa sostanza sarebbe dovuta una contaminazione avvenuta attraverso il suo fisioterapista, Giacomo Naldi che avrebbe utilizzato un medicinale spray per curare un taglio sulla mano contenente Clostebol. Ad aprile sono arrivate le due sospensioni provvisorie a cui l’atleta ha fatto appello, ottenendo la revoca immediata delle due sospensioni e continuando a giocare. Il 20 agosto di quest’anno, poco prima dell’inizio del torneo Us Open, il giovane viene assolto, dichiarato senza colpa o semplicemente “negligente” nell’assunzione del farmaco. La  vicenda sembrava essere stata archiviata fino a poche ore fa quando la Wada ha ufficialmente riaperto il caso.  

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