Pancaro ricorda la vittoria della Coppa delle Coppe: "Una serata bellissima, la Conference League non è minimamente paragonabile"
23 anni fa la Lazio alzava al cielo il primo trofeo europeo di tutta la sua storia, la Coppa delle Coppe. Nel giorno dell'anniversario di questo importante e storico successo, l'ex biancoceleste Giuseppe Pancaro è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio per ricordare quel momento da lui vissuto da assoluto protagonista. Queste le sue parole: “Il ricordo è di una serata bellissima, tanto voluta da tutto il gruppo e finita poi con la festa sotto la curva piena dei nostri tifosi. Un ricordo bellissimo, sempre vivo. Post partita? Tornammo subito a Roma. Diciamo che fu un contrasto di emozioni, c’era la grandissima gioia di aver vinto la prima coppa per la Lazio in campo Europeo però c’era anche la consapevolezza che la domenica non avremmo vinto lo scudetto che pensavamo di meritare. Uno stato d’animo contrastante anche se subito dopo la vittoria eravamo felicissimi" "Purtroppo la realtà è che noi dopo il pareggio con la Fiorentina sapevamo che le speranze di poter vincere lo scudetto si erano ridotte moltissimo. Sapevamo che l’unica e l’ultima occasione di vincere qualcosa quella stagione era la Coppa. Preparare una finale richiede molta concentrazione e tensione, uno spreco di adrenalina in modo particolare quella perché eravamo consapevoli che o vincevamo quella o altrimenti quell’anno non avremmo vinto niente. Lazio – Reggina? Noi purtroppo pensavamo che nella migliore delle ipotesi andassimo a fare uno spareggio con la Juventus, ce lo auguravamo e pensavamo di poterlo vincere perché mai avremmo immaginato che la Juve perdesse a Perugia. Quando finì la partita, alle 18:04 scoppiò una felicità incredibile e unica" "Per me nella preparazione della finale di Coppa Italia c’è l’essenza del calcio, la felicità di un gruppo di amici che si ritrova e va a giocare una partita. noi dopo la vittoria dello scudetto non ci siamo più allenati, abbiamo passato due giorni di festa ed Eriksson da persona esperta capì che non c’era bisogno di frenare la nostra gioia ma di cavalcarla. Quindi siamo andati a San Siro e abbiamo vinto come gruppo di amici che si ritrova la sera per la partita di calcetto e poi va a mangiare la pizza" “Paragone tra Conference League e Coppa delle Coppe? Il fatto di andare ad affrontare a Montecarlo la squadra che vinceva la Coppa dei Campioni, come abbiamo fatto noi, non rende minimamente paragonabili le due competizioni. Assolutamente di livello rispetto alla Conference" "Il giudizio della Lazio di oggi è positivo. C’è stata un po’ di difficoltà nei primi mesi ma una volta che i giocatori hanno capito che cosa volesse sarri e una volta che lui ha conosciuto i giocatori, ha cambiato marcia e si sono visti i risultati. Verona? Secondo me vista la Lazio di queste ultime settimane io mi aspetto una squadra viva che farà un’ottima prestazione contro un Verona che sicuramente è sempre difficile da affrontare. Io penso che difficilmente la Lazio di oggi possa competere con le prime quattro, arrivando quinta ha fatto il massimo che poteva fare in questo momento. Lotta scudetto? Detto che il calcio ci ha fatto vedere in passato che non bisogna dare niente per scontato, il Milan è una squadra troppo matura e consapevole non gli è venuto"