Intervenuto sulle frequenze di Radio Laziale, l'opinionista ed ex arbitro Luca Marelli ha spiegato le nuove direttive e modifiche per quanto riguarda il regolamento del campionato di Serie A 2024/25. Queste le sue parole:

Quali sono le novità di quest'anno dal punto di vista dell'interpretazione arbitrale?

Novità vere e proprie non ci sono. Partiamo dal tocco di mano: è previsto il cartellino rosso nel caso in cui con un tocco di mano volontario impedisca l'assegnazione di una rete. In realtà è una fattispecie molto rara e infatti l'anno scorso non è mai successo. È una specifica molto difficile da applicare perché capire la volontarietà del giocatore è impossibile. Ci si baserà sempre su parametri perché ormai la volontarietà non è più un parametro base ma una specifica.

Poi ci sono delle modifiche per quanto riguarda l'invasione sul calcio di rigore: se il difendente entra prima in area di rigore e poi partecipa direttamente all'azione il rigore deve essere ribattuto, mentre nel caso in cui ci fosse un attaccante ad entrare in area di rigore, riprendere un pallone respinto dal portiere o dai pali verrà assegnato un calcio di punizione indiretto a favore della squadra difendente. 

Queste a grandi linee sono le novità, per il resto non ci sono grandissime modifiche. Ci sono delle direttive di essere un po' più fiscali nelle proteste, soltanto il capitano potrà chiedere spiegazioni ma non protestare. In caso ci fossero delle proteste eccessive bisogna ammonire immediatamente, come ieri sera in Juve-Como con Goldaniga, ammonito appena ha protestato. Questa è una direttiva, il capitano può parlare e chiedere spiegazioni ma non protestare.

Chi ti è piaciuto di più in questa prima giornata dei direttori di gara?

È un po' presto. Gli arbitri non sono ancora nella condizione ideale. Questo weekend abbiamo visto cinque On Field Review, che sono tantine, la media dell'anno scorso era inferiore. Questo dimostra che in campo si è sbagliato un po' più del solito, ma il Var fortunatamente ha corretto. In queste prime tre giornate vedremo tanti giovani su partite di primo piano. 

In Inghilterra c'è stata la proposta di rendere pubblica la fede calcistica degli arbitri

Bisogna fare dei passi in avanti. Pensate che io non abbia mai arbitrato la squadra che tifo? O che altrettanti arbitri in Serie A non abbiano arbitrato la loro squadra? Nel momento in cui si diventa professionisti è così. Anche perché quando un arbitro sbaglia perde designazioni, che vuol dire perdere 3800 euro a settimana. Se sbagli paghi e non penso che nessun arbitro lo farebbe.

Sul fuorigioco semiautomatico:

La macchina rileva se c'è il fuorigioco automaticamente. Stiamo parlando da un anno e mezzo del nulla, la gente pensa che il frame venga scelto dal Var o dall'arbitro ma non è così. Il fuorigioco è un problema risolto, definitivamente. Bisogna capire che il fuorigioco può essere di un millimetro o di sette metri, non cambia.

Sulle polemiche dell'anno scorso al gol di Guendouzi contro il Napoli, annullato per fuorigioco

Nel gol di Guendouzi contro il Napoli dell'anno scorso alla terza giornata Zaccagni impatta nell'azione ed è stato giusto annullare la rete per fuorigioco. È stato preso da esempio anche dalla FIFA e dalla UEFA per spiegare il concetto di “fuorigioco impattante”, anche per loro era da annullare.

Sulle critiche 

Il rispetto nella vita reale c'è ancora ed è abbastanza diffuso. Il mondo dei social invece è diverso: le persone meno rispettose sono sui social, che sono la minoranza chiassosa, nella vita reale le persone rispettose sono la minoranza silenziosa. 

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