Repubblica | Tudor-squadra, primo confronto. Il caso Zaniolo
Igor Tudor ha dormito a Formello, sta prendendo confidenza con il centro sportivo che lo ospiterà per i prossimi mesi. Ha poi fatto visita a tutte le strutture biancocelesti e si dice carico e convinto di poter fare bene. L’ambiente che ha trovato, nonostante la situazione complicata, gli ha fatto una bella impressione.
Oggi primo allenamento con la squadra, una doppia seduta che prenderà il via alle ore 11, e il nuovo allenatore cercherà subito di capire se ci sono i margini per passare alla difesa a 3, suo marchio di fabbrica. Più probabile che si intraprenda la via del 4-2-3-1 da qui fino al termine della stagione, un modulo che per caratteristiche non si discosta più di tanto da quello di Sarri.
Intanto però, l’avventura del croato inizia subito in salita: all’appello mancano ben 6 giocatori convocati dalle rispettive nazionali, quali Guendouzi, Zaccagni, Vecino, Isaksen, Marusic e Hysaj.
A loro si aggiungano le numerose assenze degli infortunati: i nuovi esami effettuati da Provedel non hanno portato buone notizie e il portiere starà fuori per almeno 4 settimane. Sicura la sua assenza per l’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus e con la Roma al derby.
C’è poi Rovella, che si sperava potesse tornare a disposizione da dopo la sosta. La pubalgia acuta della quale soffre però, non permette di sbilanciarsi e probabilmente bisognerà aspettare ancora un po’ per vederlo tornare in campo. Filtra ottimismo per Patric, anche se rimane in dubbio. Insomma, non una situazione idilliaca per il nuovo allenatore, che comunque rimane un uomo tutto d’un pezzo, caratterizzato da questo forte carattere e che sicuramente non si farà abbattere da questi problemi.
In conclusione, molti siti che si occupano di calciomercato hanno riportato, negli ultimi giorni, la notizia di un’interessamento da parte della Lazio per Nicolò Zaniolo, pronto a tornare al Galatasaray dopo il prestito in Inghilterra all’Aston Villa. La società biancoceleste smentisce categoricamente.
La Repubblica