Come riportato da Il Messaggero, almeno altri 180 minuti di Taty-dipendenza. Neanche il tempo di riassaporare i movimenti di Castellanos che la Lazio ha dovuto di nuovo farne a meno. Baroni ha deciso di rischiare rispedendolo subito in campo dal 1' nel ritorno col Viktoria Plzen anticipando i tempi dopo la lesione all'adduttore sinistro, ma quell'apparizione di 67 minuti senza troppi acuti alla fine ha portato in dote un altro ko muscolare, il terzo della stagione. Il numero 11 è stato costretto a mettere in stand-by la propria caccia al gol per uno stiramento di primo grado al polpaccio destro che oltre a fargli saltare il Bologna non gli permetterà di esserci né alla ripresa col Torino e nemmeno a Bergamo contro l'Atalanta. Praticamente un incubo che si ripresenta e visti i precedenti stavolta sarà vietato forzare la presa nonostante la delusione che il calciatore ha esternato sui propri profili social: «Famiglia Lazio, dopo un mese di recupero dall'adduttore e dopo tanti sforzi fisici e mentali per tornare in campo, ho avuto una lesione al soleo dell'altra gamba. Sono triste e scoraggiato, vorrei davvero giocare, vedervi e sentire il vostro sostegno. Non sono abituato a questo tipo di infortuni, è tutto molto nuovo per me, ma è una cosa che può succedere. Non vedo l'ora di essere di nuovo con voi. Lavorerò per essere presto più forte e pronto ad aiutare la squadra».

Obiettivo Bodo

Castellanos, Lazio
Fraioli

Difficile non comprendere il Taty, che con le prossime due gare arriverà a nove in totale ai box, più di tutte le altre saltate in carriera (6). Che sfortuna per l'argentino, proprio nella stagione in cui finalmente stava trovando continuità alla Lazio dopo un primo anno di adattamento dove c'erano più dubbi che certezze su di lui. Con la garra che lo contraddistingue però l'attaccante si è rimboccato le maniche e si è preso la responsabilità del reparto offensivo privo dopo un regno di otto anni di un goleador come Immobile. I livelli non saranno quelli del miglior Ciro, ma con 12 gol in tutte le competizioni il Taty resta il miglior marcatore della rosa di Baroni con una media di un centro ogni 193 minuti. Senza l'infortunio col Napoli la media matematica lo proiettava addirittura a un bottino di 18 gol stagionali, ma a causa degli stop muscolari l'obiettivo numero uno per Castellanos adesso è replicare i 14 guizzi col Girona, il record personale da quando è arrivato in Europa, a partire dal match d'andata contro il Bodø Glimt, il 10 aprile, l'obiettivo fissato per il ritorno, tre giorni prima del derby.


Il grande digiuno

Baroni di certo non vede l'ora di ritrovare il perno offensivo del suo 4-2-3-1, che senza il numero 11 soffre tremendamente davanti visto che da quando si è fatto male è arrivato solamente un gol su azione da parte di chi lo ha sostituito. Proprio quel 15 febbraio contro il Napoli infatti Dia riuscì a fissare il risultato sul pareggio nel finale. Da lì il senegalese è rimasto a secco e gli altri calciatori chiamati a non far rimpiangere il Taty non hanno di certo fatto meglio. Se infatti gli esterni Zaccagni e Isaksen hanno dato segnali importanti tra prestazioni, gol e assist, lo stesso non si può dire per chi si è mosso da punta o trequartista. È vero che Dia non segna da 498 minuti, ma Tchaouna è fermo dallo scorso 12 dicembre ad Amsterdam contro l'Ajax, mentre Noslin addirittura dal 5 dicembre con la tripletta col Napoli in Coppa Italia. Pedro ci ha messo il rigore pesante realizzato a San Siro col Milan, ma non può bastare per una squadra che non vuole mollare il sogno Champions.

Il Messaggero

Il Tempo | Reda Belahyane prova a convincere Baroni
Rivoluzione Serie A! Immagini VAR sui maxischermi; in Coppa Italia "Segnale Audio dell'Arbitro"