CONFERENZA SARRI - "Mi aspetto una Lazio con atteggiamento mentale giusto. Porto? Sono fortissimi"
Alla vigilia del match di andata contro il Porto l'allenatore della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa.
Non c'è sostituto di Immobile? Giocheremo in 11 in tutti i casi, ci siamo arrangiati prima della sosta e lo faremo anche domani. Regolamento? Porterà molte squadre ai supplementari, e non mi sembra un calendario buono per andare ai supplementari. Bisognerebbe trovare un modo per non allungare partite che si trovano a poche ore dalle altre.
Porto? Quello che è stato fatto in passato non conta, conta il fatto che siano organizzati e che hanno giocatori esperti così come anche giocatori giovani con qualità straordinarie. Hanno fatto 19 vittorie e 3 pareggi in 22 partite. Hanno perso solo 3 partite di cui due con il Liverpool. Loro hanno i numeri, la preoccupazione sulla partita è sul fatto che sono una squadra fresca e organizzata. Sarà difficile.
Immobile ci sarà a Udine? Vedremo se si sfebbra, non lo so. Non sarà nelle condizioni ideali, ma ci fa comodo anche all'80, 90% delle potenzialità.
Problemi di mentalità? Mi aspetto sempre una squadra che entra sempre con l’atteggiamento mentale giusto. Ma è difficile entrare nella testa, anche quella inconscia, di un gruppo. Una volta allenavo una squadra e perdemmo la prima partita di Champions. Il giorno dopo, in riunione, ero furioso, ma due giocatori mi hanno detto: ‘Mister, lo sa che siamo rimasti solo per il campionato’. Questo per dire che non è semplice entrare e capire un gruppo”.
L'Europa League per la Lazio è dispendiosa, non semplice. Finisci alle 11 del giovedì sera e non c'è la possibilità di giocare il lunedì. Sono trasferte che rispetto alla Champions sono più difficili. Il Chelsea poi era un po' più semplice perché era una squadra collaudata con giocatori tutti dello stesso livello. Per noi è un palcoscenico e ci vorrei rimanere il più a lungo possibile.
A volte il Porto va ad impostare con un lungo palleggio dietro con centrocampisti che vengono a palleggiare in zone basse del campo, giocano un calcio di alto livello e moderno. Sono forti.