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L'intervista al The Sun di Maurizio Sarri

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L'esperienza al Chelsea

Sarei potuto rimanere al Chelsea. Ma volevo tornare in Italia perché la situazione al club non era facile. In quel periodo Abramovich non poteva andare in Inghilterra, lo vedevo solo nelle partite all'estero. Ci sentivamo per telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina. Non c'era un direttore sportivo e la situazione non era così chiara. Volevo tornare in Italia, ma è stato un errore. Alla fine l'esperienza con il Chelsea è stata positiva. Abbiamo ottenuto il terzo posto in Premier League, raggiunto la finale di Carabao Cup e vinto l'Europa League. Abbiamo giocato davvero delle ottime partite. Naturalmente a volte ci sono stati due o tre grandi sconfitte, come a Manchester contro il City o come a Bournemouth. Ora sono pronto a ricominciare. Al momento non so dove. Ma io e lo staff siamo pronti.

Sul futuro e la Premier League

Ho lavorato ad alti livelli: con la Juve ho vinto lo scudetto, ma non è la stessa cosa della Premier League. L'Inghilterra è il massimo livello per i giocatori, per i club, per gli stadi e per i tifosi. Per tutto. Quindi mi piacerebbe tornare. Se avessi l'opportunità di essere l'allenatore di una squadra dello stesso livello, credo che potrei fare ancora meglio di quanto fatto col Chelsea. Per me ottenere il 101% dai giocatori, e dalla rosa nella sua totalità, è più importante che vincere una coppa, un trofeo o la Premier League.

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