Intervenuto ai microfoni di Notizie.com, l'ex biancoceleste Cesar ha parlato alla vigilia del derby tra Lazio e Roma.

Queste le sue parole:

Tornando indietro a quel derby e a quel gol, le emozioni sono ancora forti?

Rimangono sempre vive. Proprio ieri, mentre parlavo con alcune persone, mi hanno ricordato quella rete. Tifosi laziali e non, quando mi incontrano tutti parlano di quel gol. Quel derby è rimasto nella storia, sia per il ritorno di Di Canio che per il divario che c’era tra le rose: una vittoria, soprattutto così, era impossibile da pronosticare. Abbiamo messo voglia, volevamo fare bene, crescere e migliorare insieme a Papadopulo e ci siamo riusciti. Ho ricordi ancora bellissimi e nitidi, come se si fosse giocato ieri quel derby“.

Quest’anno invece come arriva la Lazio all’impegno di domani?

Stando alle ultime gare, la vedo in crescita. Con il Bologna ha perso ma il risultato è stato bugiardo. La squadra di Motta sta facendo molto bene, il tecnico li fa giocare benissimo e si esprimono al meglio. I biancocelesti però non li ha visti affatto male nonostante la sconfitta“.

Proprio quella sconfitta sarà una motivazione in più per fare bene domani?

Già indossare la maglia della Lazio dà stimoli, poi ogni partita ha le sue emozioni. L’importante è saperle gestire, perché può rivelarsi controproducente non controllarle. Ci vuole equilibrio in tutte le gare, soprattutto in questa perché può condizionare il proseguo della stagione“.

Che gara si aspetta?

Servirà molta attenzione. Sono contento per Immobile perché il gol di martedì è stato fondamentale anche per la sua autostima. Segnare porta entusiasmo.  Sponda Roma, Lukaku è quel giocatore a cui non devi dare appoggio; Dybala è un fantasista, è imprevedibile. La marcatura a uomo credo sia doverosa, la Lazio deve limitarlo al massimo per interrompere il gioco dei giallorossi visto che se viene lasciato libero di ragionare, con il livello tecnico che ha e con una sponda come quella che ha davanti, può creare problemi“.

Bene in Champions, altalenante in campionato. Dove può arrivare questa Lazio?

Il cammino in Europa è buono, ma in campionato poteva sicuramente cominciare meglio. Le prime due gare hanno condizionato il percorso della Lazio. Ora l’importante è che quei due ko, inaspettati, siano uno stimolo. Tutte le gare vanno affrontate con il massimo della concentrazione, la mentalità fa la differenza. Quando mi allenavo e giocavo, non guardavo in faccia nessuno. Anche l’ultimo terzino della squadra che stava per retrocedere era forte. Mettere in pratica quello che si fa in allenamento, con voglia di fare e tanta intensità, fa la differenza. Stam, Nesta, Mihajlovic sono calciatori di calibro internazionale e io, allenandomi con loro ad alta intensità, sapevo che potevo fare bene contro ogni avversario, non solo a livello tecnico ma anche fisico. Alla luce di questo penso che la Lazio possa fare bene, purché sia costante e mantenga la concentrazione“.

 
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