Il Tempo | La leggenda di re Ciro
Re Ciro vola verso altri traguardi con la Lazio e con l’Italia. Staccato Piola, raggiunta quota 160, è il cannoniere più prolifico in 121 anni di storia biancoceleste. La festa andrà in scena il 20 novembre prima di Lazio-Juve ma domenica ci sarà lo stesso l’abbraccio dei suoi tifosi che lo hanno eletto re come ai tempi di Beppe Signori. «È un record da dividere con i miei compagni», ha ribadito più volte. Ora resta solo da conquistare la nazionale e Mancini con cui il rapporto e buono anche se non sempre le sue prove con l’Italia sono state convincenti quasi gli pesasse ancora il fallimento di Italia-Svezia, gara peraltro giocata con un problema fisico. Tant’è, alla fine sono 160 gol in 233 partite con la gloriosa maglia biancoceleste, media di 0.68 a gara. È riuscito a raggiungere Silvio Piola in soli cinque anni mentre il centrattacco piemontese ne aveva impiegati nove (dal 1934 al 1943) per detenere un primato che sembrava inattaccabile. Chinaglia, Giordano, Signori, goleador straordinari che avevano provato ad avvicinarlo senza riuscirci. Poi è arrivato in sordina, Ciro Immobile, regalo a 9.5 milioni dell’attuale ds del Siviglia Monchi che, prima di passare alla Roma, fece un inconsapevole favore ai futuri avversari cittadini. Incredibile, da lì è partita una corsa conclusa l’altra sera al Velodrome. Del resto Sarri, al suo arrivo a Formello, gli aveva preannunciato chiaramente: «Ciro, con me ti divertirai e continuerai a segnare un sacco di gol». Promessa mantenuta (sono già 10 tra campionato e coppa), i suoi destrattori preoccupati dal cambio di sistema di gioco sconfitti dalla realtà. E se qualcuno torna a quella rovente estate del 2016 quando arrivò nella Capitale voluto da Inzaghi e Tare, non avrà dimenticato che c’erano tanti tifosi che chiedevano l’acquisto di Lapadula, poi finito al Milan (per fortuna). Da quel giorno Ciro è stato un bancomat sicuro per la Lazio: 160 volte ha fatto alzare i suoi tifosi dal seggiolino della stadio o dal divano di casa, è diventato leggenda. Un poker, 5 triplette e 26 doppiette, la Sampdoria vittima preferita (10 reti), 125 gol di destro, 18 col sinistro, 17 di testa, 44 i rigori realizzati. Numeri pazzeschi, un bomber completo, capace di segnare in tutti i modi ma anche di sfornare assist e aiutare i compagni in difficoltà. Ha partecipato al 44% delle reti della Lazio in serie A con 132 reti e 35 assist. E il suo manager Sommella ricorda a tutti: «Ha ancora cinque anni di contratto chissà dove potrà arrivare». I tifosi laziali chiedono altri gol a re Ciro. Il Tempo\Luigi Salomone