Alvaro Morata a Dazn: "L’Italia ha vinto gli europei perchè c'erano due come Chiellini e Bonucci"
Milano 15 aprile - In esclusiva su DAZN da oggi il format 1vs1 dedicato ad Alvaro Morata. Durante l’intervista, il giocatore si racconta tra le ambizioni del finale di stagione, il suo futuro e aneddoti dentro e fuori dal campo.
1 vs 1 è un format firmato DAZN, il cui nome esprime l’istante che precede un dribbling o un intervento, come il duello tra attaccante e difensore, o semplicemente il confronto che avviene tra giornalista e giocatore. Il format racconta i grandi giocatori della Serie A TIM per scoprire storie e aneddoti sul loro passato, presente e futuro.
Al termine dell’intervista, il giocatore viene messo alla prova con sette domande secche, alle quali dovrà rispondere nel minor tempo possibile. Cronometro alla mano, a fine stagione DAZN stilerà la classifica ufficiale: vince il giocatore che ha saputo rispondere nel modo più veloce.
Ecco qualche anticipazione dell’intervista al giocatore della Juventus:
I gol: “Segno poco? Le foto con le coppe contano di più di qualunque altra cosa. Qualsiasi attaccante che riesce a segnare 40 o 50 gol ma non vince niente preferirebbe scambiarsi con uno che ne segna 15, ma vince qualcosa. Mi piacerebbe fare 60 gol ma preferisco vincere e aiutare i miei compagni. Lo so che qui devo aiutare la squadra a vincere, il mio ruolo non è solo quello di segnare: devo tornare in difesa, dare una mano e sporcarmi per aiutare a far uscire la palla o mettere in difficoltà la squadra avversaria.”
Sul futuro e sulla Juve: “Ogni giocatore della Juventus si gioca il proprio futuro qui, in ogni allenamento e ogni partita. C’è una coda lunghissima di giocatori che vogliono venire qui. Quello che ho detto sempre è che do tutto per vincere: per la squadra, per i miei compagni, per i tifosi. Mi sento molto bene alla Juve, sul futuro… non dovete chiedere a me. Io sono contento di arrivare ogni giorno all'Allianz, faccio vedere ai miei figli lo stadio e loro mi chiedono di mettere l’inno della Juve ogni mattina e quindi sono felice.”
Rimpianti o soddisfazioni di questo campionato: “I rimpianti non servono e non ci sono. Abbiamo passato una stagione che è stata come 2/3 mini stagioni in una sola, e non c’è niente di cui lamentarsi. A fine Campionato abbiamo la finale di Coppa Italia da giocare. Quando hai finito ed entri nella stanza dei ricordi, le foto con le coppe contano più di qualsiasi altra cosa. Abbiamo la possibilità di vincere una finale di Coppa Italia, di vincere una coppa.”
Su Tevez: “Quando ho rivisto Tevez l’ho ringraziato, gli devo tanto se sono il giocatore che sono oggi. All’inizio mi guardava male se non gli passavo il pallone quando era davanti alla porta e io calciavo, ma mi ha aiutato anche questo. Per me è uno dei più forti di sempre, ti buttava giù un muro se doveva buttarlo giù, o lo ricostruiva se doveva ricostruirlo in 5 minuti, a volte vinceva le partite da solo. Quando mi ha rivisto mi ha detto che non si aspettava avessi il fisico per giocare largo a sinistra”
La passione per… il tennis. “Sono un grande appassionato di tennis e qui ogni tanto partono le sfide. Tipo l’anno scorso con Arthur, che si è presentato con 8 racchette e il borsone, sembrava un tennista professionista sponsorizzato da grandi brand del tennis, e io ero in costume con una racchetta. Lui dopo il primo set se n’è andato. Ancora mi dice che dobbiamo giocare il secondo, ma dopo un 6-1 cosa vuoi giocare…”
Tra le domande a bruciapelo: chi è il difensore più forte affrontato? “Sergio Ramos, ma anche Chiellini, Bonucci e Barzagli per me sono difensori da clonare, Matthijs (de Ligt) credo diventerà un fenomeno, Laporte è forte ed è nella nostra nazionale. L’Italia ha vinto gli europei (per sfortuna della Spagna) perché c’erano due di loro a comandare da dietro, e anche questo fa vincere il campionato”
Lo stadio più bello? “San Siro”