Il Messaggero| Una Lazio meno bella, ma più cinica. La rivoluzione di Sarri per ritrovare il gol
Come riportato da Il Messaggero, meno bellezza e più cinismo, conta il risultato. È la nuova e momentanea via del Sarrismo per restare aggrappati alla Champions: «Sono soddisfatto, ci siamo strameritati questo successo, ma ora non guardiamo il calendario. Pensiamo partita per partita, non al futuro», la raccomandazione del tecnico, sorridente ieri alla ripresa a Formello. Nella turbolenta settimana della disfatta di Bergamo, Mau ha deciso di mettere da parte i suoi problemi personali e di venire più incontro alle esigenze del gruppo. Quello che abbiamo visto contro Cagliari, Bayern, Bologna e Torino, è il frutto di un nuovo modo di interpretare il modulo, studiato in diverse sedute a Formello. Il 4-3-3 è lo stesso, difesa e centrocampo sono più bassi e corti, più alto l’attacco. Dopo tanta fatica sotto porta, ora la Lazio segna di più (15 reti nelle ultime 9 gare, dopo averne collezionata appena una in più nelle precedenti 16), ma soprattutto ha una percentuale realizzativa migliore (4 tiri nello specchio e 2 gol).L’obiettivo è sfruttare la profondità di Immobile, anche se a Torino non ha brillato. Già alla vigilia Sarri sapeva che il tipo di gara ne avrebbe sconsigliato l’utilizzo, ma ha insistito per non intaccare la ritrovata fiducia del capitano, e lo ha comunque gestito per poco più di un tempo. Ciro ha preso una botta, non ha nulla di grave, al Franchi cercherà di tornare al gol, dopo essere rimasto due gare a digiuno. All’andata proprio Immobile trasformò al fotofinish il rigore del successo all’Olimpico. È una sentenza, ha segnato 8 reti alla Fiorentina, sono valse 7 vittorie e un pareggio. Anche per un discorso scaramantico, dunque, non sarà certo questa la partita in cui inventarsi un’alternanza dall’inizio con Castellanos.
Avrebbero bisogno di rifiatare qualche minuto Isaksen e Felipe Anderson. Chissà se tornerà l’amico Zaccagni a servire Ciro: l’esterno è rimasto a Formello per precauzione e per riprendere forma e fiato. Ieri si è allenato completamente in gruppo, ma il piede dà ancora qualche fastidio: bisognerà aspettare ancora oggi e domani per avere un responso definitivo su una convocazione, che manca ormai dal 14 gennaio in campionato. Oggi verrà valutato anche il retto femorale della coscia sinistra di Hysaj, in bilico. Vecino gestisce un risentimento pubico, stanno peggio Rovella e Patric, ieri assenti a Formello e non ancora sulla via del recupero completo. Mandas è tornato ad allenarsi nel pomeriggio, dopo esser stato assalito dalla febbre alta in albergo a Torino. Meno male che Provedel, dopo aver sofferto tanto per l’errore col Bologna, si è subito ripreso e ha reagito con una parata da standing ovation su Vlasic, provata il giorno prima in allenamento. Chissà se c’entra anche la firma sul rinnovo a 2 milioni, depositato alla fine ieri con un anno in meno (2027) - per volontà del portiere - di quanto offerto dalla Lazio.