Leggo | Immobile dal dischetto regala i tre punti a Sarri prima del derby
Tre punti e quinto posto. Nella sfida contro il Venezia la Lazio non fa scherzi e onora nel migliore dei modi la memoria di Pino Wilson. Chi se non Immobile - con l'iconica fascia rossa al braccio in ricordo del capitano del '74 - poteva sbrogliare la situazione? Ciro affonda il colpo anche con l'unica squadra che mancava sulla personale lista delle vittime in Serie A. Il Venezia è la 32esima squadra trafitta, stasera con il 50esimo rigore trasformato con la maglia della Lazio. Sorride Sarri anche per il sesto clean sheet nelle ultime 8 gare di campionato, ma mastica amaro per l'ingenuità di Zaccagni: simulazione, giallo e niente derby.
Primo tempo senza grandi emozioni e con la beffa nel finale per la Lazio: Zaccagni salterà il derby
È una Lazio che come richiesto dal proprio allenatore cerca di imporsi stabilmente nella metà campo del Venezia per indirizzare subito il match. La squadra di Zanetti – costretto a seguire i suoi calciatori dalla tribuna – opta per un rombo a centrocampo con Busio posizionato dinanzi a Leiva, Fiordilino su Milinkovic e Crnigoj su Luis Alberto. Una ragnatela che inizialmente sembra dare i suoi frutti, ma al 14’ ecco il primo pericolo: Felipe Anderson si accentra e viene atterrato al limite dell’area. Sul punto di battuta si presenta Milinkovic, ma il suo tiro a incrociare è solo uno spavento per Maenpaa, nulla di più. I veneti pian piano prendono coraggio e al 19’ si fanno vedere con un tiro di Nsame bloccato senza problemi da Strakosha.
La Lazio dal canto suo fa fatica a impensierire gli avversari con trame di gioco manovrate quindi come via alternativa cerca di sfruttare le palle inattive. Proprio su una di queste al 27’ è Acerbi ad avere una buona occasione, ma il suo sinistro viene impallato dal muro dei veneti che restano vivi in contropiede soprattutto con Okereke. A forza di attendere la Lazio al 34’ il varco lo trova. Immobile attira verso il centrocampo Modolo e lancia Felipe Anderson proprio sul buco lasciato dal capitano veneto. Sembra il momento giusto per trovare la via del gol, ma una volta arrivato davanti a Maenpaa il brasiliano strozza troppo la conclusione vanificando tutto. La prima frazione si chiude senza grandi emozioni e con la beffa per Sarri. Zaccagni – avvertito poco prima da Manganiello – ci ricasca, simula in area e si fa ammonire. Salterà il derby.
Gara sbloccata dal solito Immobile: anche il Venezia finisce tra le vittime di Ciro
Secondo tempo che parte col botto: imbucata di Luis Alberto per Immobile che con un destro a giro di prima intenzione fredda Maenpaa. Festa grande per il bomber, il più atteso. Sorride Ciro, pronto a inserire il Venezia nella lista personale delle vittime in Serie A, ma sul più bello è il Var a stoppare la gioia dell’Olimpico: fuorigioco. Tutto da rifare per i biancocelesti che però al 58’ si ripetono. Luiz Felipe viene abbattuto in area da Crnigoj con un calcio involontario sul volto che inizialmente Manganiello non vede. Serve ancora l’aiuto del Var per mandare Immobile dal dischetto. Rincorsa e staffilata all’angolino sinistro. Stavolta la festa può partire. Colpito anche il Venezia con il 50esimo rigore realizzato in biancoceleste.
La gara si stappa e la Lazio inizia a premere. Prima a sfiorare il raddoppio è Immobile servito con un’insolita sponda di testa di Luis Alberto mentre subito dopo è proprio lo spagnolo a sprecare quasi dall’area piccola un ottimo suggerimento di Patric. Trovato il vantaggio il club capitolino gioca in maniera rilassata e fioccano trame di gioco a massimo due tocchi, palla avanti palla indietro, come esplicitamente chiesto da Sarri in ogni allenamento. Cammina agitato il Comandante in panchina che al 78’ si gode anche il ritorno in campo di Lazzari a un mese dall’infortunio col Bologna. La sfida si chiude con qualche errore di disattenzione che però non mette in pericolo Strakosha, imbattuto per la decima volta in stagione. Leggo