Felipe Anderson: "Sono arrivato alla Lazio soltanto grazie a mia sorella"
L'ex biancoceleste torna a parlare della sua avventura nel Club Capitolino
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Felipe Anderson, oggi in forza al Palmeiras, è tornato in Brasile dopo le esperienze europee con Lazio, West Ham e Porto. Durante un intervista rilasciata a TNTsportd.com.br l'ex Lazio è tornato a parlare anche di come è avvenuta la scoperta del Club Capitolino. A Roma, Anderson, è diventato un idolo biancoceleste, lasciare il suo popolo e il Club che lo ha visto crescere è stato molto faticoso. Di seguito le sue dichiarazioni
Scelta difficile da prendere
“Nè io e né chi mi è sempre stato vicino ha mai immaginato che la mia avventura in biancoceleste sarebbe potuta terminare. Pensavano che sarei rimasto ancora per molto tempo. Nonostante avessi ricevuto l'offerta dal presidente di rimanere anche dopo la mia carriera, nello stesso momento quando si è presentata l'opportunità di tornare a casa l'ho presa subito in considerazione perché era ormai diverso tempo che ero fuori. Era giunto il momento di lasciare il Club che mi ha visto crescere e tornare in Brasile.”
La Lazio è entrata nella vita di “Pipe” grazie a sua sorella Juliana Gommes che, fin da subito, si è dedicata a prendersi cura della sua carriera trovandogli le squadre cui poter esprimere tutto se stesso. Se non fosse stato per lei, a quest'ora Felipe, non si sarebbe mai fatto conoscere in Italia perché, dopo aver lasciato il Santos sarebbe potuto andare in Ucraina. Grazie a sua sorella invece ha raggiunto il Club Capitolino.
La Lazio nella vita di Felipe grazie a sua sorella
“Mia sorella ha lasciato tutto per potersi dedicare alla mia carriera realizzando i miei desideri, uno tra questi la volontà di giocare in Italia. Juliana ha deciso di raggiungere l'Italia e proprio così ha scoperto la Lazio che le è subito piaciuta e ha iniziato la trattative. Sarei dovuto arrivare in biancoceleste a Gennaio del 2013 e invece tutto è slittato a Giugno 2013. Secondo lei in questo Club sarei cresciuto tecnicamente e fisicamente. Juliana già mi vedeva con la maglia della Lazio addosso e devo dire che tutto ha funzionato perfettamente.”
