Quale squadra se non il Sassuolo? Tra picchi e qualche scivolone, la stagione di Felipe Anderson sta tornando in carreggiata, ma dopo 4 assist è arrivato il momento del primo centro stagionale e i neroverdi sone l'avversario giusto. A dirlo è il bilancio del brasiliano, che con 4 timbri vede gli emiliani la terza vittima preferita dopo Inter (7) e Torino (5). Lo scorso anno l'esterno biancoceleste è stato un incubo per la retroguardia di Dionisi. Ha messo la firma all'andata, ma anche al ritorno, anche se da li è rimasto a secco.

Quella fu la prima gioia all'Olimpico contro i neroverdi. Le altre tre erano arrivate tutte al Mapei Stadium, tra cui quella dell'ottobre 2015 e soprattutto il fantastico destro a giro di sette mesi prima. Ecco perché la sfida di sabato può essere quella perfetta per sbloccarsi. Si tratterà della partita numero 109 di fila da quando è tornato nella Capitale. L'aria di casa lo ha fatto rinascere dopo i rallentamenti con West Ham e Porto, aiutandolo nella trasformazione di giovane talento a calciatore maturo.

Affascinato da anni dal suo potenziale inespresso, Sarri è stato l'uomo giusto per permettere la rifioritura di Felipe, che diventerà definitiva con la nascita della figlia Helena, nome che significa "la splendente", proprio come il talento del papà. Dopo gli allenamenti il numero 7 biancoceleste si rilassa leggendo libri e imparando a cucinare per farsi trovare pronto quando a metà novembre diventerà padre, uno dei sogni d'infanzia. L'altro era giocare la Champions League, ascoltando quell'inno che prima del Santos utilizzava addirittura come sveglia al mattino.

FUTURO - Il nuovo Felipe non ha paura di realizzarsi in campo, ma anche fuori, dove è in attesa della chiamata di Lotito per il rinnovo del contratto. Di recente l'esterno ha detto la sua ai media brasiliani: «Sono arrivati molti sondaggi, devo prendere la decisione giusta. Mia sorella, che mi fa anche da agente, è in contatto con i club. Io devo concentrarmi solo sulla squadra dove sono ora».

Gli interessamenti sono arrivati sia dall'Europa che dall'Arabia, ma adesso la priorità ce l'ha la chiamata di Lotito, prevista presto, ma difficilmente in questa settimana come si pensava. Intanto ieri il numero 7 si è allenato solo nel pomeriggio, così come Cataldi e Luis Alberto. Oggi la squadra si ritroverà in campo dalle 15.30 e non è escluso un assaggio di gruppo per Immobile e Zaccagni, ieri impegnati in un differenziato sul Fersini. L'obiettivo di avere tutti a disposizione al Mapei Stadium ora è davvero a un passo. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

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