Scudetto 1915 : è ora di decidere dice l'Avv. Mignogna
Mai come stavolta potrebbe arrivare la svolta sulla questione dello storico tricolore

Un tema che ormai va avanti da parecchi anni ma che mai è passato nella mente dei laziali e dell'avvocato che ha sposato questa causa portando avanti una guerra al fianco del popolo biancoceleste: lo scudetto del 1915. Gianluca Mignogna, infatti, ospite della storica trasmissione di Michele Plastino, Goal di Notte, ha sottolineato la necessità per la Federazione Italiana Giuoco Calcio di arrivare a una decisione, soprattutto ora che il presidente della Lazio Claudio Lotito, privo di cariche istituzionali calcistiche, non è più oggetto di alcun potenziale conflitto di interesse.
Le parole dell'avvocato
Ci vorrebbe veramente poco per definire queste battaglie che darebbero anche un senso più bello allo sport. La vicenda dello Scudetto 1915 in particolare è stata pubblicata su tutti i giornali italiani ed esteri, si sa che quello Scudetto non fu mai veramente assegnato al Genoa, abbiamo provato che la Lazio fu campione del centro-sud, il Genoa fu reso d’ufficio campione del Nord e non si giocò la finale per la Grande Guerra. Cosa ci vuole a sanare tutto con un ex aequo che sarebbe la soluzione Olimpica per eccellenza?
La posizione di Claudio Lotito
L’ex-aequo è previsto dall’articolo 70 della Carta Olimpica. Si diceva fino a poco tempo fa che fosse un ostacolo la presenza di Lotito in Consiglio di Lega o in Consiglio Federale: hanno rinnovato le cariche e Lotito non è più consigliere né in Lega né in FIGC, per cui non si può più nemmeno invocare l’alibi del potenziale conflitto di interessi, nessuno lo invochi più questo alibi perché è non esiste più. Questa situazione si risolverà, è questione di tempo e di come, io spero che la situazione possa risolversi nell’alveo delle istituzioni sportive italiane, sarebbe più bello, ma nel caso si potrà arrivare anche fino alla Corte Europea.
Sarebbe bello che la Federazione definisse la questuone con l’ex aequo, anche col cappello del CONI e in tal senso faccio un appello anche a Malagò, pur essendo tifoso romanista, perché sarebbe doveroso per la memoria dei ragazzi del 1914/15 che persero la vita in Guerra, come abbiamo spiegato ormai da molto tempo.