Milan-Lazio 2-2 del 1966, la similitudine con la Coppa d’Africa: il caso dell’arbitro che termina la gara in anticipo
Pochi giorni fa in Coppa d'Africa è successo un fatto del tutto surreale. Durante Tunisia-Mali l'arbitro ha fischiato la fine della gara prima del novantesimo minuto. L'arbitro zambiano Janny Sikazwe fischia la fine quando il cronometro segna 85:06, con le proteste della Tunisia sotto 1-0 nel punteggio. Il gioco riprende ma il triplice fischio definitivo arriva ancora in anticipo, a 17 secondi dal 90°. Cercando negli archivi della Serie A, abbiamo scoperto che un episodio simile è successo anche nel nostro campionato. Lazio-Milan 1966, terminata 2-2, grazie alle reti di Rivera, Rosati e la doppietta di Bagatti.
L'episodio arriva al minuto 85' quando dopo un contrasto tra Carosi e Rivera, il primo allontana la palla verso la porta milanista. Sul capovolgimento di fronte arriverà poi il 2-1 per i Rossoneri, e appena la palla viene messa al centro l'arbitro fischia la fine della gara, ma con tre minuti di anticipo. . Con animi diversi i ventuno giocatori in campo si avviano verso gli spogliatoi. La panchina della Lazio però si accorge che mancano ancora tre minuti per giungere al 90', anomalia segnalata al guardalinee dall'allenatore biancoceleste Mannocci. L'arbitro Angonese si accorge dell'errore e richiama squadre in campo. Neanche a dirlo, i biancocelesti trovano il gol del pareggio grazie alla rete di Bagatti.
Al triplice fischio, stavolta reale, tre spettatori entrano in campo e uno di questi colpisce al collo Angonese, con la situazione che si infiamma anche fuori dallo stadio. La polizia sarà costretta a usare i manganelli e i lacrimogeni contro i tifosi del Milan, con il torpedone della Lazio che lascia San Siro alle 18.30: il bilancio finale sarà di trenta feriti, dieci tra le forze dell'ordine.