1 p.t. Primo giorno post Tare. Dopo 15 anni, allo scoccare della mezzanotte tra ieri e oggi è finita ufficialmente l'era di Igli Tare, anche se l'ormai ex ds albanese aveva comunicato l'addio appena terminato il campionato. "È da tempo che ho maturato questa scelta, ma ho aspettato per il bene della Lazio di raggiungere il traguardo della Champions League, consapevole di aver costruito una squadra forte, con calciatori straordinari predisposti per ottenere questo obiettivo". Così, con il secondo posto in tasca, ha annunciato la grande novità, anche se in realtà non è stata una sorpresa: era nell'aria da tempo, visto che il suo rapporto con Sarri non è mai decollato. E Lotito ha dovuto scegliere, optando per il Comandante. A suo modo, è comunque un giorno storico. Soprattutto per chi vive a Formello tutti i giorni, chi ci lavora da anni: dai magazzinieri ad altri addetti ai lavori.

Dovranno tutti trovare nuovi equilibri. Comprese le società e gli operatori di mercato, abituati a parlare solo con Tare come riferimento per la Lazio. Da adesso si cambia: c'è Lotito, che tratta e si espone in prima persona, aiutato da Angelo Fabiani (ex ds della Salernitana, da un anno direttore della Lazio Primavera e della Women) e dalla squadra di scout, capeggiata dal collaboratore di Sarri Picchioni. Per lo meno, in queste settimane si sta lavorando così a Formello, anche se ufficialmente non è arrivata alcuna comunicazione formale. La nomina ufficiale di direttore sportivo però è attesa nei prossimi giorni, ora che si è scavalcata la data del 30 giugno, il capodanno sportivo. Una sorpresa, se Fabiani non dovesse accettare o Lotito dovesse cambiare idea, può essere l'arrivo di Pasquale Foggia come direttore sportivo. Casella al momento vacante. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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