TMW | È sempre la solita Lazio: staff e società incredula per la mancanza di continuità
Ecco qui. Ventuno giorni dopo la sconfitta "che mai si sarebbe dovuta ripetere", per usare le parole di tutti i tesserati, compreso il ds Tare, la Lazio cade a Verona proprio come aveva fatto a Bologna. Un 4-1 pesante come il 3-0 del Dall'Ara. E ora tutti in ritiro a Formello, come deciso nello spogliatoio del Bentegodi (la squadra è rimasta chiusa dentro un'ora). Rispetto a tre settimane fa la squadra di Sarri qualcosa in più ha fatto, perché sul 2-1 Felipe Anderson spreca la clamorosa occasione per pareggiare. Ma è davvero poco, troppo poco alla luce delle ambizioni di una squadra ancora alla ricerca della continuità giusta.
Per Sarri ieri era "la prova del nove" e la "resa dei conti": la Lazio l'ha fallita, vanificando di fatto gli incredibili sforzi profusi per ribaltare l'Inter. Proprio come aveva fatto a Bologna, nella giornata di campionato successiva alla vittoria nel derby contro la Roma. In entrambe le occasioni la Lazio era chiamata a fare il salto, ad accelerare per guadagnare posizioni sul rettilineo della Serie A, invece ha sempre rallentato. Motore ingolfato, sos. Nessuno, in società e nello staff tecnico, riesce a darsi una spiegazione. È il momento di mettere in discussione tutti, Immobile da capitano è stato chiaro: "Ognuno di noi deve farsi un'esame di coscienza, non stiamo dando il massimo".
Scuse non ce ne possono essere. Ieri mancavano Acerbi e Luiz Felipe, è vero, ma c'erano nelle altre uscite in questione. L'impegno in Europa League? Un alibi non sufficiente, perché giovedì con il Marsiglia Sarri ha fatto diverse rotazioni. Anche se i dati sono emblematici: la Lazio nelle tre partite di campionato post coppa quest'anno non ha mai vinto (Cagliari 2-2, Bologna 3-0 e ieri a Verona 4-1).
A Sarri l'arduo compito di capire come intervenire. "Il ritiro servirà per fare un'analisi collettiva e individuale, dobbiamo farla tutti, compreso me e il mio staff», il commento del Comandante. Ancora non ha trovato la chiave per entrare nella testa dei giocatori anche se, c'è da dirlo, non sembra che loro lo abbiano aiutato molto in tal senso. Immobile però è stato chiaro: "La squadra crede in quello che propone il mister, siamo con lui". Lo dovranno dimostrare mercoledì all'Olimpico con la Fiorentina. "Per fortuna giochiamo subito, dopo certe sconfitte è un bene", ha aggiunto Immobile.
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