Roberto Massucci, da poco insediato nel suo nuovo ruolo, ha voluto esprimere il suo punto di vista riguardo la delicata situazione del mondo ultras, soprattutto alla luce dei recenti arresti avvenuti a Milano. Le sue parole, riportate in un'intervista dal Corriere dello Sport, offrono una riflessione lucida e approfondita sulla complessità di un fenomeno che, sebbene strettamente legato al mondo del calcio, continua a suscitare preoccupazioni per l'ordine pubblico e la sicurezza. Massucci, forte della sua lunga esperienza in ambito sportivo e nella gestione della sicurezza negli stadi, ha sottolineato come gli episodi di violenza, intimidazione e illegalità che vedono protagonisti alcuni gruppi ultras non possano essere ignorati o minimizzati. Gli arresti di Milano, che hanno coinvolto figure di spicco all'interno di certe frange estreme, rappresentano secondo lui solo la punta di un iceberg che merita un'attenzione costante e interventi mirati da parte delle istituzioni. Massucci ha condiviso riflessioni puntuali sulla gestione del tifo organizzato, lasciando intendere che sarà un tema centrale nel suo operato.

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Massucci non ha lasciato spazio a fraintendimenti quando ha affermato: "Avrò due occhi sulle curve, su ciò che succede all’interno dello stadio". Con queste parole ha chiarito che la sua attenzione sarà rivolta principalmente a monitorare ciò che accade all'interno degli impianti sportivi, con particolare riguardo alle curve, luoghi storicamente popolati dai tifosi più accesi. La sicurezza e il controllo saranno dunque priorità assolute nella sua gestione. Massucci ha cercato di fare una distinzione netta tra la passione genuina dei tifosi e i comportamenti devianti che spesso emergono all’interno delle curve. Il suo messaggio è stato chiaro: il tifo organizzato può essere una forza positiva per il calcio, ma solo se resta all'interno di una cornice di legalità e rispetto reciproco.

I Riflettori Sempre Accesi sulle Curve

Massucci ha poi aggiunto che "i riflettori sulle curve dell’Olimpico saranno sempre accesi", metafora che indica come la vigilanza sarà costante e che non ci sarà alcun margine di tolleranza per chi cerca di infrangere le regole. Il riferimento allo Stadio Olimpico, simbolo del calcio italiano, rappresenta un impegno a tutelare non solo la sicurezza degli stadi, ma anche l'immagine del calcio come evento sportivo. Con le sue parole, Massucci ha voluto ribadire che il mondo ultras non deve essere demonizzato in toto. Al contrario, egli riconosce il valore della partecipazione attiva dei tifosi, che spesso rappresentano il cuore pulsante del calcio. Tuttavia, non ci sarà spazio per coloro che utilizzano il tifo come copertura per attività illecite o violente, e le autorità saranno sempre vigili per prevenire e contrastare tali comportamenti.

La visione di Massucci per il futuro del calcio

In conclusione, Roberto Massucci ha voluto trasmettere un messaggio di fermezza ma anche di speranza per il futuro del calcio italiano. Il suo obiettivo è quello di mantenere gli stadi come luoghi sicuri, dove la passione sportiva può esprimersi in modo sano, senza degenerare in episodi di violenza. Attraverso un controllo rigoroso e una stretta collaborazione con le forze dell'ordine e le società calcistiche, Massucci intende garantire che il calcio possa continuare a essere un evento di aggregazione e condivisione, libero da minacce e pericoli.

Di seguito il post social del Corriere dello Sport con le dichiarazioni di Massucci

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