CONFERENZA SARRI - "Il derby lo sento nello stomaco e vogliamo regalare una gioia ai tifosi. Alla squadra chiedo consapevolezza"
Il derby arriva molto presto. Come lo sta vivendo, come lo immagina e come dovrà giocarlo la Lazio?
"Io penso che con una buona prestazione ci siano più possibilità di fare un buon risultato. Troviamo una squadra forte e questo ci fa essere ancora più concentrati. E' una delle partite più importanti d'Europa, è un onore giocarla. Tutti da bambini vedendo o ascoltando il derby sognavano di giocarlo, noi ci siamo per cui giochiamola"
Cosa pensa delle parole di Immobile dopo il Torino?
"La partita di Milano può aver lasciato qualche scoria nello spogliatoio per cui è chiaro che qualcosa dentro possa essersi rotto. E' normale perdere delle partite ma io non vedo una squadra spenta durante gli allenamenti. Ci sta qualcosa che ci impedisce di esprimerci al 100% soprattutto dal punto di vista tecnico dove abbiamo percentuali troppo basse se vogliamo stare in alta classifica. Il nostro è un percorso che in questo momento i giocatori sono più preoccupati del movimento da fare che giocare a pallone, questa non è la playstation. Noi vogliamo fare un calcio collettivo, ci sono squadre che non ci riescono ed altre che ci impiegano il tempo necessario"
Questo blocco è convinto possa superarsi col lavoro?
"I ragazzi devono avere consapevolezza. La Lazio è stata 5 volte sotto e ha fatto comunque 8 punti. Avrà mille difetti ma anche dei pregi. Qualche pregio c’è se si fanno 8 punti andando sotto così tante volte. E poi dico qualche numero: la Lazio l’anno scorso aveva una media di 8,9 punti ogni 5 partite, ora ne ha fatti 8. L’anno scorso prendeva 7,2 gol ogni 5 partite, ora ne ha presi 7 giocando con un difensore in meno. L’anno scorso faceva 8 gol ogni 5 partite di media, ora siamo a 12. Tutto questo negativismo che sento aleggiare intorno a noi mi sembra eccessivo. La squadra deve avere la consapevolezza di avere già qualche dote"
Sta studiando qualcosa in vista dell'assenza di Pellegrini?
"Io non posso fare delle scelte in base agli avversari, non rientra nelle mie caratteristiche. Sono uno che lavora per strategie e voglio che la mia squadra la segua andando avanti per la nostra strada"
Come ha visto Luis Alberto?
"Fa parte del gioco attraversare un periodo sottotono, credo che sia un giocatore che si adatta bene al mio modo di giocare. Io chiedo il palleggio e quindi Luis si sposa bene a questa mia caratteristica. Poi la fase difensiva viene sempre chiesta a tutti i centrocampisti e mi sembra fosse così anche negli anni scorsi"
Davanti solo Felipe ha segnato dagli esterni, cosa devono fare di più?
"Devono giocare più vicino a Ciro andando incontro alla palla anzichè aspettarla per poi ricercare gli spazi. Pedro tende ad attaccare molto l'area di rigore mentre Felipe tende a rimanere fuori. Detto ciò vi svelo che ho allenato diversi giocatori forti ma bravi come Felipe ne ho avuti davvero pochi. Deve crescere a livello di cattiveria e convinzione perchè ha tutto per essere un crack a livello internazionale"
E' la partita che le dà più pressioni in carriera?
"Questa partita mi intriga tantissimo e dare una soddisfazione al popolo laziale sarebbe grandioso. I giornalisti però sbagliano perchè la pressione mediatica non significa che venga avvertita nello spogliatoio. La partita con più pressione interna che ho vissuto è Sangiovannese-Montevarchi, un derby toscano dove in passato ci è scappato anche qualche morto. Il derby non è una partita normale, si percepisce nello stomaco. Dobbiamo giocarla al 110% delle possibilità"
Può essere il derby la svolta a livello di risultati?
"Lo spero ma non voglio guardare alle esperienze passate perchè ogni ambiente e ogni squadra ha certe caratteristiche. Non si può replicare o controllare certe situazioni perchè esistono troppe variabili da riuscire a gestire quindi io spero che si verifichi ciò. Mi auguro che la scintilla scatti già questa sera"